Il nuovo canile dell'Alto vicentino è finalmente realtà. La struttura sanitaria che d'ora in poi si occuperà dell'accalappiamento e della cura dei cani randagi all'interno del territorio dell'Ulss 4, è stata aperta da alcune settimane in via Molette a Marano. Dopo tre anni di difficoltà tecniche e burocratiche, la conferenza dei sindaci ha così risolto la spinosa questione del canile, affidando la gestione del servizio ad un privato, Bortolino Sartore. L'apertura in realtà non è ancora stata ufficializzata, dato che l'iter della gara si concluderà a giorni, ma l'urgenza di attivare il servizio ha portato a schiudere in anticipo i cancelli della nuova struttura. La demolizione del canile di Piovene, avvenuta a fine marzo, e la cessazione della convenzione con il rifugio del cane al Tretto, scaduta a maggio, avevano infatti lasciato i 32 Comuni dell'Altovicentino senza un punto di riferimento sul territorio. «Avevamo assoluta necessità di aprire quanto prima la struttura sanitaria di Marano - spiega Piero Menegozzo, primo cittadino di Santorso e delegato dalla conferenza dei sindaci a seguire il procedimento - dove i veterinari potranno prestare le cure necessarie agli animali randagi.
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