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Amici di Noè

Cani e uccelli segregati in gabbia. Denunciato bracconiere di Marostica

Ancora una volta un controllo su segnalazione porta a scoprire un cacciatore che pratica il bracconaggio. I fatti sono accaduti a Marostica e la segnalazione è arrivata al Nucleo Guardie Zoofile Enpa di Vicenza. Vittime: uccelli appartenenti alla fauna selvatica, cani e cavalli detenuti in condizioni precarie in spazi dove questi animali di stazza grande in coabitazione con la cuccia le ciotole, riuscivano appena a muoversi.

Gli uccelli era detenuti stabilmente in gabbiette da utilizzare solo per la movimentazione, quindi di dimensioni che non permettono loro di muoversi liberamente o di aprire le ali; i cani costretti a vivere in piccoli box. Pispole, passere scopaiole, lucherini, pettirossi, specie “particolarmente protetta” segnalate come minacciate, oltre a quaglie e una cesena, erano sprovvisti di qualsiasi documento e dell’anello identificativo. 

Le Guardie hanno fatto scattare immediatamente il sequestro degli uccelli e il cacciatore è stato denunciato alla procura della Repubblica. «La legge 189/2004 ha modificato il sistema penale sugli animali dandogli delle tutele dirette, colmando anche le lacune lasciate dodici anni prima dalla legge 157/92, conosciuta anche come legge sulla caccia, la quale ha dettato le linee per la protezione della fauna selvatica quale bene indisponibile dello Stato, senza però entrare nel merito del benessere degli animali. Ovvero, la legge 189/2004 dice che chi maltratta un animale deve risponderne a livello penale, anche se questo animale si è autorizzati ad ucciderlo, in pratica un animale ferito dal cacciatore deve essere abbattuto nel minor tempo possibile per evitargli ulteriori inutili sofferenze» scrive l'ispettore regionale Guardie Zoofile, Renzo Rizzi.

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