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enologia

Tutto quello che c’è da sapere sul vino per l’eucarestia

By Athesis Studio

I sacerdoti molto spesso sono alle prese con dubbi e perplessità che riguardano il vino che deve essere impiegato nel corso della Messa. Se in riferimento ai principi liturgici è sufficiente conoscere le regole scritte e i documenti che ne parlano, il discorso è diverso quando si tratta del vino, in relazione al quale il diritto canonico precisa unicamente che non deve essere alterato, ma proveniente dal frutto della vite e naturale. Come seguire, dunque, i precetti del diritto canonico in proposito? Ne abbiamo parlato con il team di Brindando.com.

I consigli da mettere in pratica

Il primo suggerimento da ricordare è quello di non comprare bottiglie da 750 ml; conviene, invece, scegliere bottiglie di dimensioni inferiori, così da non prolungarne la durata in maniera successiva. Una bottiglia, infatti, può rimanere potabile per non più di un paio di settimane nel caso in cui si tratti di vino secco e al massimo per due mesi quando si ha a che fare con un vino dolce. Inoltre, se si parla di vin santo o comunque di un prodotto simile paragonabile al Marsala, dopo che la bottiglia è stata aperta la durata è superiore a quella garantita da una normale bottiglia di vino, a condizione che si presti attenzione a un aspetto: è utile comprare una pompetta per eliminare l’aria, così da impedire che il vino diventi avariato nel tempo. Nulla vieta, comunque, di bere il vino anche in casa: sempre meglio che essere costretti a buttarlo.

Tutti i vini genuini vanno bene?

Può capitare, a volte, che un sacerdote riceva la visita di un parrocchiano volenteroso che offra in dono una bottiglia di vino, magari dichiarando che si tratta di un prodotto genuino e senza sostanze o additivi al suo interno. Ogni dono merita di essere accettato con un sorriso e un ringraziamento, ma poi è meglio mettere questa bottiglia da parte, poiché non si può sapere che cosa c’è dentro.

Le caratteristiche del vino per la Messa

Si dice che il vin santo può essere un ottimo vino per la Santa Messa. Quel che è certo è che non si deve trattare di un vino liquoroso: se così fosse, vorrebbe dire che è stato addizionato con alcol. Il problema è che non si può avere la certezza che sia alcol d’uva. Invece, quando il vin santo non è liquoroso, si può essere certi che sia appropriato. Il prezzo, comunque, non dovrebbe essere inferiore ai 10 euro. Più in generale, un vino che non arriva a 6 o 7 euro con tutta probabilità non è realizzato unicamente con l’uva, e in ogni caso non è ottimale sul piano organolettico.

L’istruzione Remptionis Sacramentum

Il paragrafo 50 del capitolo III dell’istruzione Redemptionis Sacramentum indica che il vino che si usa nel celebrare il santo sacrificio eucaristico non può essere mischiato con sostanze estranee né alterato. Quando si celebra la Messa, il vino deve essere mescolato con una quantità di acqua modesta. È importante far sì che il vino usato per l’Eucaristia venga conservato in uno stato ottimale, in modo che non divenga aceto. È proibito, invece, utilizzare un vino su cui non vi siano certezze relative alla sua provenienza e alla sua genuinità. Per la validità dei sacramenti è indispensabile rispettare le condizioni senza alcuna ombra di dubbio. Inoltre, per nessun motivo si possono usare bevande diverse dal vino, dal momento che esse non vengono considerate materia valida.

Le indicazioni e gli approfondimenti di Brindando.com

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