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server farm

Server farm: un’analisi approfondita

By Athesis Studio

Gli utenti comuni hanno la sensazione che tutti i dispositivi, come le smart tv, gli smartphone e i computer, ormai siano collegati in maniera costante da una sorta di filo invisibile che porta a un’entità nota come cloug. In effetti, la tecnologia di oggi è eterea solo in apparenza, ma in realtà si basa su concrete lande di silicio, così come su microprocessori e circuiti grazie a cui può esistere la tecnologia quasi magica di cui tutti noi siamo utenti. Un concetto con cui vale la pena di prendere dimestichezza è quello di server farm: con questa espressione si fa riferimento ai data center, vale a dire le strutture che ospitano al proprio interno diverse tipologie di attrezzature informatiche, come per esempio i firewall, gli switch, gli storage e i computer. Tali attrezzature sono ben protette in ogni senso: si pensi ai controlli molto severi dell’accesso fisico, ma anche agli impianti antincendio ed elettrico. La connettività, a sua volta, deve fare in modo che le risorse possano essere raggiunte tramite la Rete senza difficoltà.

Le server farm: a cosa servono

Che si parli di una server farm Svizzera o situata in qualunque altro Paese del mondo, questa realtà è necessaria, e svolge un ruolo di primaria importanza, per tutti coloro che devono mettere a disposizione degli utenti dei servizi, come per esempio lo streaming, la posta e il web. Così si ha la certezza di usufruire di un uptime prossimo al 100% annuo: quando si parla di uptime si fa riferimenti alla raggiungibilità dei servizi in questione. Le server farm sono preziose, per esempio, dal punto di vista delle aziende che hanno la necessità di esternalizzare le proprie risorse di carattere tecnologico, ma si rivelano utili anche per i privati che intendono creare un business che si basi sulla gestione di un sito di commercio elettronico. In questa rassegna non ci si può dimenticare delle FAANG, acronimo con il quale vengono individuate le big tech più importanti: Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google. Ebbene, questi colossi sono dotati di data center che sono distribuiti in ogni angolo del mondo, al fine di assicurare la ridondanza massima dei propri servizi, come pure per avvicinarsi agli utenti finali. Il che porta come vantaggio una minore latenza dal punto di vista dei tempi di accesso ai vari servizi.

Le caratteristiche delle server farm

Va detto che le server farm non sono tutte uguali. Esse sono classificate in funzione di 4 differenti tier, vale a dire livelli, sulla base di parametri molto rigidi e in funzione del livello di continuità del servizio che viene garantito. Il livello meno restrittivo corrisponde al Tier 1, ed è quello che – di conseguenza – offre delle garanzie inferiori. D’altro canto il livello di protezione più elevato è quello che caratterizza il Tier 4, il quale dunque offre la massima resilienza a ogni genere di disservizio. Non mancano poi le server farm per le quali il business è rappresentato dal dare i propri spazi in affitto ai clienti esterni, i quali possono essere rappresentati da aziende o privati. Un servizio di questo tipo prende il nome di colocation o housing.

I server di una server farm

Uno degli elementi indispensabili di una server farm deve essere individuato nel server. Si tratta di un dispositivo non molto diverso da un computer, che dal punto di vista strutturale presenta dei componenti elettronici che sono in grado di funzionare 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Nella maggior parte dei casi i server sono caratterizzati da un’alimentazione ridondata, così che sia possibile collegarli su diverse linee elettriche. Non solo: i server presentano dei sistemi operativi funzionanti, con applicazioni che mettono a disposizione lo streaming, la posta elettronica e altri servizi.

Dove si trovano i server

server sono situati in armadi specifici che prendono il nome di rack, e vengono alloggiati qui tramite delle specie di slitte laterali. È grazie a queste slitte che i server possono essere inseriti e poi estratti, cosa che è necessario fare per esempio se ci sono dei lavori di manutenzione a cui provvedere. I rack, inoltre, sono appoggiati su pavimento flottante, il quale può essere sollevato per consentire il passaggio dei fili.