È vero che contro la calvizie c'è poco da fare e bisogna rassegnarsi? Oppure esistono dei rimedi che consentono di riavere una capigliatura folta e resistente?
Tanti uomini se lo chiedono, e anche alcune donne: si calcola che in Italia il 39% degli uomini soffra di problemi legati alla calvizie e il 13% delle donne sia colpita da diradamento o caduta dei capelli.
Per dare risposte precise ai dubbi e alle necessità delle persone che all'improvviso iniziano a perdere capelli, ci basiamo su articoli e consigli per la salute dei capelli forniti dall'Istituto Helvetico Sanders, attivo nel trattamento della calvizie da oltre 30 anni.
Quanto è diffusa davvero la calvizie
Le cause che provocano l'indebolimento e la caduta dei capelli sono diverse, infatti si parla della calvizie come di un fenomeno plurifattoriale che coinvolge l'ereditarietà e gli stili di vita (alimentazione non equilibrata, ma anche stress e traumi).
Talvolta, quindi, può accadere che un aumento dell'effluvio (cioè della quantità di capelli che cadono) dipenda da una causa momentanea e non dall'alopecia androgenetica, che è il tipo di calvizie più comune.
L’alopecia androgenetica (si trova spesso definita con la sigla AGA) deriva da una predisposizione genetica ma non dipende da un eccesso di ormoni maschili, come a volte si crede, ma da una diversa sensibilità del follicolo a questi ormoni per via del DHT, che accorcia la fase di crescita del capello e provoca una miniaturizzazione del follicolo stesso che smetterà di far crescere capelli.
La diffusione della calvizie varia da un Paese all'altro, a dimostrazione del fatto che sono più colpite le popolazioni caucasiche, in quanto negli asiatici è meno attiva l'enzima che converte il testosterone in DHT. Per questo in Cina solo il 20% della popolazione è colpito da calvizie mentre, per fare un esempio, la Repubblica Ceca ha più del 42% degli uomini con questo problema, seguita da Spagna e Germania con percentuali molto simili (42,60% e 41,24% rispettivamente).
Quali rimedi funzionano per la calvizie
Solo individuando le cause è possibile capire come intervenire: un test genetico del capello è fondamentale per scoprire il tipo di alopecia o un'eventuale altra causa della caduta dei capelli.
In genere, gli uomini cominciano a notare un diradamento del cuoio capelluto e un arretramento dell'attaccatura frontale. La velocità con cui questo avviene può essere indice della gravità dell'alopecia. Come consigliano i tricologi specialisti dell'Istituto Helvetico Sanders, è sempre meglio intervenire tempestivamente per avere più chances di contrastare la calvizie.
Esistono trattamenti a base di sostanze naturali che, in alcuni casi, aiutando a riattivare la circolazione sanguigna del cuoio capelluto e migliorano la salute dei capelli indeboliti.
Gli autotrapianti di capelli sono la soluzione più indicata, invece, se l'alopecia è già avanzata, inoltre questo rimedio può portare ad avere risultati naturali e duraturi.
Riguardo i trapianti, le statistiche parlano chiaro: in un solo anno, circa 100.00 italiani hanno deciso di fare il trapianto di capelli per sentirsi meglio con se stessi, più sicuri, più soddisfatti e a proprio agio con l'immagine riflessa nello specchio.
Non è un dato da sottovalutare ed è probabile che questo numero crescerà nei prossimi anni.