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Partita IVA o SRLS: cosa è meglio per chi vuole partire con una propria attività?

By Athesis Studio
Partita IVA o SRLS
Partita IVA o SRLS
Partita IVA o SRLS
Partita IVA o SRLS

Per chi vuole aprire un’attività e mettersi proprio, scegliere tra partita IVA e SRLS è uno dei più frequenti dubbi iniziali. Entrambe sono formule molto utilizzate nel panorama italiano, ma quale conviene scegliere?

Abbiamo provato a rispondere a questa domanda per aiutarti a prendere la decisione giusta grazie alla collaborazione con Servizio Contabile Italiano, studio commercialista a Vicenza e nel resto d’Italia.

Come funziona la partita IVA

 

La partita IVA è la soluzione più comune per artigiani, commercianti e soprattutto per i liberi professionisti, come consulenti, giornalisti, architetti, designer e molte altre figure professionali che operano come freelance. Con l’apertura di una partita IVA viene assegnato un codice corrispondente che identifica l’attività e da usare per la fatturazione e il pagamento delle tasse.

 

Al momento della richiesta, viene chiesto di scegliere tra due regimi: quello ordinario e quello forfettario.

Il secondo regime è agevolato e offre una tassazione agevolata del 15% senza limiti di età e di tempo: l’unica condizione è di non superare il fatturato di 65.000 euro. In più, non c’è l’IVA in fattura e la fatturazione elettronica non è obbligatoria, come accade invece per quello ordinario.

 

Per quanto riguarda i contributi INPS, i liberi professionisti non iscritti all’albo contribuiscono alla gestione separata pagando il 28% calcolato sull’imponibile fiscale al momento della dichiarazione dei redditi.

Gli agenti di commercio, i commercianti e gli artigiani devo pagare almeno 3.500 euro annui a fatturato zero. I contributi minimi sono calcolati su un imponibile base di circa 15.000 euro e se l’imponibile supera tale importo si dovrà pagare un’integrazione.

Come funziona la SRLS

 

La Società a Responsabilità Limitata Semplificata è una formula più snella della classica SRL. Rispetto a quest’ultima offre spese di apertura ridotte (circa la metà) e soprattutto non richiede un capitale iniziale. Diversamente dai minimo 10.000 euro della SRL, nella SRLS bastano da 1 a 9.999 euro. Inoltre, per l’apertura non ci sono le spese del notaio, dato che l’atto costitutivo è standard.

 

Per quanto riguarda la tassazione e la gestione, invece, l’iter è lo stesso della SRL. In quanto persona giuridica a tutti gli effetti, la SRLS paga direttamente le imposte, ovvero l’IRES (l’imposta sul reddito delle società, che ha un’aliquota che ammonta al 24%) e l’IRAP (l’imposta regionale sulle attività produttive, che va dall’1,70% al 5,30% a seconda del tipo di attività). Nella SRLS è infine la società stessa a rispondere con il patrimonio sociale e non con quello personale dei soci.

Per quanto riguarda i contributi previdenziali, ogni socio della SRLS deve essere iscritto all’INPS con un costo minimo annuale che parte da 3.500 euro circa, suddiviso in 4 rate trimestrali. 

Partita IVA e SRLS a confronto

 

Ora che sai a grandi linee la differenza tra partita IVA e SRLS, scendiamo nel dettaglio. Vale comunque la pena aggiungere che non esiste una formula magica universale: tutto dipende dalle tue esigenze. Ecco alcuni punti chiave da tenere bene a mente.

 

  • Rispetto alla partita IVA, una SRLS è chiaramente molto più costosa da gestire. Se guardiamo solo all’apertura, per la prima si parla di 50 euro circa per la gestione della pratica da parte del commercialista, mentre nel caso della SRLS sono 700-800 euro circa. Questo vale anche per quanto deve essere pagato al commercialista: tenere in ordine i conti di una SRLS è molto più costoso rispetto a quelli di una partita IVA, soprattutto nel caso del forfettario. Non è un caso che sempre più liberi professionisti stiano optando proprio per questo regime agevolato.
  • Considerati i costi fissi di gestione più alti della SRLS per tasse, contribuiti e bolli, ti consigliamo di calcolare il budget da allocare almeno per i primi due anni di attività della tua SRLS, prima di iniziare.
  • La partita IVA normalmente è scelta da chi svolge la sua attività in modo indipendente, senza nessun socio, come nell’esempio classico degli esperti informatici (programmatori, grafici, ecc.). Inoltre, a fronte di guadagni più contenuti la partita IVA con regime forfettario è al momento la più apprezzata.
  • Nonostante i costi più bassi di apertura e di gestione, chi apre la partita IVA risponde illimitatamente per qualsiasi obbligazione assunta. Nel caso della SRLS, invece, la società risponde solo per il capitale conferito.
  • Sicuramente, chi apre una SRLS va incontro a maggiori obblighi burocratici rispetto a chi sceglie la partita IVA.

 

Conclusioni

Come avrai capito, scegliere tra partita IVA e SRLS non è semplice perché entrambe offrono vantaggi e svantaggi. Per questo ti consigliamo di richiedere l’assistenza di un commercialista esperto che sappia aiutarti a trovare la formula giusta per le tue esigenze professionali.

Se non sai come scegliere uno studio commercialista, fai una ricerca online e confronta i preventivi per identificare la soluzione più completa e conveniente. In ogni caso, mai fare tutto da soli, perché come vedi gli adempimenti sono tanti, così come le scadenze e le cose da sapere su partita IVA o SRLS.

 

Scegliere bene il modello di business da impostare è importante tanto quanto saper fare bene la propria attività lavorativa.