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investimenti online

Mercati24: attenzione a materie prime e comparto utility

By Athesis Studio

Nel corso dell'anno il settore delle materie prime, con poche eccezioni, ha rappresentato l'unico comparto non interessato dalle performance negative generalizzate dei mercati finanziari; anzi è proprio la pressione sui prezzi delle commodities ad aver esasperato quel problema inflazione, che ha tenuto sotto scacco -e lo sta facendo tuttora- investitori e operatori istituzionali così come consumatori e sistemi produttivi. Tuttavia, come fanno notare gli esperti di Mercati24.com, portale info-formativo nel campo degli investimenti online, la situazione delle materie prime rispetto a qualche mese fa è in evoluzione e vale assolutamente la pena monitorare i vari sottostanti. In questo modo sarà possibile capire quanto possa essere vicino un punto di svolta per le piazze di scambio internazionali, e un primo segnale in tal senso può emergere osservando le quotazioni del CRB Commodity Index.

 

Materie prime e ciclo economico

Il CRB Commodity Index non è altro che un indice ponderato -energia, agricoltura, metalli preziosi e metalli di base o industriali- che sintetizza i prezzi dei future delle materie prime: dall'inizio del secondo semestre del 2022 si può apprezzare come i corsi abbiano riassorbito gli eccessi rialzisti, riportandosi a ridosso dei valori osservabili prima che scoppiasse la guerra tra Russia e Ucraina. È chiaro che le quotazioni sono ancora elevate rispetto alla media degli ultimi anni, ma bisogna considerare che l'attuale dinamica era già stata innescata dalla crisi pandemica, colpevole di aver creato un corto circuito sulla supply chain. Da un punto di vista tecnico, qualora la struttura di prezzo in essere da qualche mese si rivelasse una distribuzione, si potrebbe concretizzare un ulteriore raffreddamento del comparto commodity, uno scenario riconducibile sotto il profilo fondamentale ad un rallentamento economico.

Del resto, come fanno notare gli esperti di Mercati24.com, tradizionalmente l'andamento ciclico delle principali asset class, comparato all'alternanza di espansioni economiche e recessioni, confermerebbe tale ipotesi: di norma al termine di una fase di crescita il primo comparto a flettere è quello obbligazionario, seguito dai titoli azionari, e solo alla fine si assiste alla capitulation delle materie prime. Nelle settimane più recenti poi anche dal settore energetico, che tanto ha pesato sulle tensioni inflattive, sono arrivati segni di distensione: il petrolio dopo una profonda correzione sembra essersi stabilizzato in una fascia di prezzo non troppo distante dai valore medi degli ultimi anni -il range di oscillazione prima e dopo la pandemia è compreso tra i 50 e gli 80 dollari al barile-, nonostante la decisione dell'OPEC di tagliare la produzione di greggio; il gas naturale d'altro canto pare aver superato, inverno permettendo, la fase più critica del 2022.

 

Comparto utility: punti di forza e criticità

Un segmento di mercato strettamente interconnesso alle materie prime è rappresentato dal comparto utility, ed è qui che si concentra anche l'interesse di molti investitori e degli analisti finanziari. I titolo appartenenti a questa categoria sono riconducibili a quelle aziende che operano, mantenendo un'infrastruttura per i servizi pubblici. In una congiuntura carica di incognite, che ha visto le piazze azionarie a livello globale andare in sofferenza, tali titoli si sono dimostrati di importanza strategica nei portafogli dei risparmiatori; non a caso la loro natura difensiva, di concerto ai generosi dividendi abitualmente distribuiti agli shareholder, ha consentito di mitigare gli effetti dei ribassi nei momenti di risk off.

Secondo gli esperti di Mercati24.com, però, prendendo in considerazione un eventuale ridimensionamento delle quotazioni e dell'impiego delle materie prime, è necessario trattare le azioni delle utility con estrema cautela. In casi del genere sarebbe opportuno accompagnare le immobilizzazioni di medio e lungo periodo con un'operatività tattica che punti ad estrarre valore sia dalle tendenze al rialzo dei titoli sia da quelle al ribasso, su tutte le scansioni temporali. Per adottare un simile stile di investimento, è sufficiente utilizzare una piattaforma di negoziazione equipaggiata con tool grafici e specifiche funzionalità.