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MEDICINA

Diagnosi di infertilità: quando ricorrere alla donazione di gameti per avere un figlio?

By Athesis Studio
Diagnosi di infertilità

Ne parliamo con il dottor Tito Silvio Patrelli e la dottoressa Nicoletta Sianesi, esperti in medicina della riproduzione e rispettivamente Coordinatore clinico e Responsabile del trattamento medico di Clinica Eugin Vicenza

“Dottor Patrelli, in quali casi una coppia dovrebbe prendere in considerazione la Procreazione Assistita eterologa?”
 “Il percorso di Procreazione Medicalmente Assistita di tipo eterologo – ovvero con la donazione di gameti - viene proposto alle coppie solo nel caso in cui le tecniche di riproduzione assistita omologa non possano essere d’aiuto nel raggiungimento di una gravidanza, ossia nel caso di sterilità permanente di uno o entrambi i partner.” spiega il dottor Tito Silvio Patrelli, esperto in medicina della riproduzione e Coordinatore Clinico di Clinica Eugin Vicenza. “Molte donne, come molti uomini, non hanno gameti di qualità e in quantità adeguata a garantire il concepimento. Questo può dipendere dall’età avanzata, dallo stress, da trattamenti medico-chirurgici che possono compromettere la fertilità - quali quelli oncologici - da fattori genetici e ambientali, ma anche da stili di vita errati come abuso di alcool e tabacco”.  

Dottoressa Sianesi, quali sono i vantaggi per le coppie che decidono di affidarsi a Clinica Eugin Vicenza per affrontare il loro percorso di PMA eterologa?
“In ambito di fecondazione assistita eterologa, esiste in Italia una problematica legata all’insufficiente disponibilità di donatrici, che impone alla gran parte dei centri di PMA italiani l’impiego di ovociti congelati, reperiti da banche estere, con tassi di successo dei trattamenti inferiori a quelli ottenuti con gameti freschi.” spiega la dottoressa Nicoletta Sianesi. “Clinica Eugin Vicenza, invece, offre alle coppie, oltre alla possibilità di utilizzare ovociti crioconservati, anche quella di accedere a un modello operativo che si basa sull’inseminazione di ovociti freschi, in Spagna, per ottenere embrioni che vengono vitrificati e successivamente trasportati in Italia e trasferiti nell’utero della paziente ricevente. Con questa tecnica all’avanguardia, che si sposa con un’importante attenzione alla selezione della donatrice e alla sua compatibilità con la coppia ricevente, si ottengono tassi di successo del tutto simili a quelli ottenuti con il transfer di embrioni freschi. Il tutto senza doversi recare all'estero, con grande risparmio economico ed un minor impegno della coppia che, evitando grandi spostamenti e viaggi aerei, considerati i tempi che stiamo vivendo, risulta più sicuro”.

Dottor Patrelli come avviene in Clinica Eugin la selezione dei donatori di gameti?
“Per quanto concerne la donazione di ovociti e la donazione di sperma, Clinica Eugin adotta i più elevati standard internazionali per efficacia e sicurezza. Donatrici e donatori vengono sottoposti ad analisi mediche e psicologiche per verificare e garantire che il loro stato di salute sia ottimale: la procedura prevede l’esecuzione di esami medici completi, una attenta valutazione psicologica e un’analisi di rilevamento di malattie rare. Al termine di questi rigorosi accertamenti, solo il 47% circa delle donatrici femminili è riconosciuto idoneo per donare i propri ovociti: le donatrici devono avere tra i 20 e i 35 anni, presentare buono stato di salute generale, anamnesi negativa per malattie ereditarie ed esami infettivi negativi.” spiega il dottor Patrelli. “Fra le domande più frequenti che le coppie ci pongono in merito ai donatori vi sono quelle inerenti al loro stato di salute oppure quelle relative alla futura somiglianza del nascituro con la coppia”.

Dottor Patrelli, possiamo approfondire questo tema riguardante la somiglianza del nascituro con la coppia?
“La legge italiana in materia di Procreazione Medicalmente Assistita non prevede la scelta da parte delle coppie delle caratteristiche dei donatori. D’altro canto, in considerazione del fatto che la fecondazione eterologa è per la coppia un progetto di genitorialità, i centri di PMA, mediante i loro medici, si adoperano per far sì che vi sia un matching delle principali caratteristiche fenotipiche del donatore con quelle della coppia ricevente.” spiega il dottor Patrelli. “Le motivazioni su cui si basa la normativa sono ragionevoli. Del resto, dal punto di vista pratico e umano il nostro compito come medici è anche quello di tutelare l’aspetto psicologico del bambino che nascerà e per questa ragione cerchiamo una somiglianza tra donatori e riceventi. In Italia siamo noi medici ad occuparci di questo. L’equipe medica di Clinica Eugin Vicenza raccoglie le caratteristiche principali della coppia - gruppo sanguigno, peso, altezza, colore occhi e capelli – e, grazie alla gestione precisa e dettagliata delle cartelle delle donatrici, viene effettuato un matching personalizzato, favorendo il maggior grado di somiglianza fisica del nascituro, in particolare per quanto concerne il tono della carnagione e il colore e tipologia dei capelli e degli occhi. In questo modo verrà agevolata l’integrazione del futuro bambino nel contesto familiare, che è per noi una cosa importante”.