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medicina

Curare l’otite nei bambini, difficile rinunciare all’antibiotico in forme acute

By Athesis Studio

Sono i bimbi a soffrire con più frequenza di una patologia come l’otite. A correre il maggiore rischio di contrarla sono i più piccoli, e soprattutto i neonati, a causa delle dimensioni e della forma del condotto che mette in collegamento la faringe all’orecchio, area soggetta al ristagno di liquidi.

Spesso a causare l’otite è il raffreddore, così come la faringite, l’influenza e le allergie, che formano un’occlusione alla tromba di Eustachio e l’orecchio medio diventa ricettacolo di microrganismi. In arrivo direttamente dalla gola virus, batteri o funghi generano un’infiammazione, che può presentarsi in forma acuta o cronica.

Come curare l’otite è facile, soprattutto se colpisce i più piccoli, e non lascia problemi di sorta.

I pediatri considerano l’otite media acuta una patologia decisamente frequente nei bimbi. Numeri alla mano il problema si presenta spesso e, più di 6 bambini su 10 ne ha sofferto almeno una volta, prima di arrivare a compiere i tre anni, e addirittura un bimbo su quattro entro i tre anni ne è stato colpito in media tre volte.

L’uso degli antibiotici nella cura dell’otite

La scelta degli antibiotici per curare l’otite nei più piccoli deve essere considerata con estrema attenzione. Inutile dire che l’uso degli antibiotici deve essere misurato e non si può decidere a cuor leggero. In realtà valutando che l’otite ha un’origine batterica, l’antibiotico quasi sempre risulta il farmaco adeguato per una guarigione completa. In tema di complicanze quella più grave in caso di otite è l’estensione dell’infezione all’osso e ai tessuti circostanti.

I pediatri tengono sotto controllo la progressione dalla patologia, e decidono di fare ricorso agli antibiotici se non vi è regressione dell’otite nelle 24-48 ore successive ai primi sintomi conclamati. Non sono rari i casi in cui vi è un miglioramento spontaneo della fase acuta della patologia, e allora il ricorso a un semplice trattamento antidolorifico può essere sufficiente.

Se l’otite si presenta in una forma ricorrente, con più di tre episodi in sei mesi o più di quattro nell’arco di un anno, e specie se abbinata alla fuoriuscita di pus dall’orecchio, il ricorso agli antibiotici diventa una necessità alla quale è preferibile non rinunciare.

Laddove si parla di prevenzione, la somministrazione di una terapia antibiotica non è strettamente necessaria. Gli antibiotici sono in grado di assicurare la guarigione nelle forme più acute di otite, ma un uso intenso può scombinare l’equilibrio della flora batterica, e creare più problematiche di quelle che potrebbe essere in grado di risolvere o prevenire.

Le autorità sanitarie raccomandano prudenza nella prescrizione dei medicinali

Le autorità sanitarie di tutti i Paesi raccomandano estrema prudenza quando si tratta di prescrivere un farmaco, soprattutto in età pediatrica.

L’uso consapevole degli antibiotici è un elemento fondamentale, e comunque la strategia più adeguata deve essere commisurata al singolo caso da parte del medico.

ATTENZIONE: Le informazioni di questo contenuto hanno esclusivamente scopo informativo. Le informazioni contenute nel Sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.