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Bitcoin

Bitcoin e criptovalute alternative: su quale puntare nel 2021?

By Athesis Studio

Le criptovalute si stanno spostando dal mondo finanziario a quello reale: hanno sempre più utilizzi e iniziano a essere incluse tra gli strumenti di pagamento di diverse attività. Non sorprende quindi che con il tempo abbiano attirato le attenzioni dei piccoli e grandi investitori, che sfruttando le oscillazioni in positivo del trading di criptovalute cercano di assicurarsi la propria parte in un mercato apparentemente sempre in crescita. Gli investimenti maggiori si concentrano sul Bitcoin, la moneta protagonista assoluta degli ultimi anni, ma ci sono anche delle alternative interessanti.

Bitcoin, Ethereum e le monete alternative

Scegliere una singola criptovaluta in cui investire è impossibile: le opzioni sono tantissime e al contempo ogni moneta ha vantaggi e caratteristiche differenti. Alcune ad esempio sono più frequentemente riconosciute come forma di pagamento, altre danno maggiore importanza alla privacy e all’anonimato, altre ancora agevolano i pagamenti con tempistiche di transazione brevi. Le opzioni non mancano.

 

Bitcoin

Il Bitcoin (BTC) fu la prima criptovaluta al mondo, la più conosciuta e la più preziosa. Eppure, la sua creazione è avvolta dal mistero: è stato uno sviluppatore anonimo a presentarlo nel 2008 con un “white paper”. Successivamente, l’inventore contribuì al progetto insieme ad altri sviluppatori, sempre in forma anonima, e si allontanò dalla comunità di Bitcoin nel 2010. Da allora, il Bitcoin ha rivoluzionato i concetti di “finanza” ed “economia”, presentandosi come un asset imprevedibile e aprendo la strada a diverse criptovalute alternative. Il Bitcoin rimane però la più importante, con milioni di investitori in tutto il mondo e sempre più utilizzi nel mondo reale. Diverse aziende (tra le quali Tesla) investono in questa moneta e la accettano come metodo di pagamento, rendendola a tutti gli effetti la più quotata, con un valore che attualmente si dirige verso i 60 mila dollari.

Ethereum

Ethereum nasce nel 2015 come un sistema decentralizzato per la creazione di “smart contracts”, protocolli informatici che verificano o impongono l’applicazione di un vincolo. Questi contratti per poter girare sulla piattaforma stessa “pagano” mediante l’unità di valuta Ether, chiamata essa stessa più comunemente Ethereum (ETH). Al contrario di Bitcoin, però, la criptovaluta Ethereum non viene utilizzata esclusivamente come sistema monetario alternativo. Può essere applicata anzi a molteplici settori, come:

-       Sistemi elettorali;

-       Mercati finanziari;

-       Crowdfunding;

-       Proprietà intellettuale.

Inoltre, la rete è decentralizzata, ovvero viene sostenuta da migliaia di computer sparsi per il mondo. Questo significa che è possibile tracciare con facilità tutti i risultati ottenuti nella blockchain e che il sistema si regola da solo, senza interventi esterni. Per gli investitori Ethereum rappresenta la seconda criptovaluta per quota di mercato, con un valore attuale superiore ai 2.700 dollari.

 

Le criptovalute alternative

All’ombra di giganti del calibro di Bitcoin e Ethereum, esistono altre criptovalute minori chiamate collettivamente “altcoin”. La differenza tra queste e le precedenti risiede principalmente nel valore molto più basso, e nel fatto che tendono a copiare l’andamento delle principali: se il Bitcoin sale anche queste salgono, e viceversa. Chi investe in queste valute alternative ritiene che abbiano le carte in regola per diventare indipendenti e salire di prezzo, così come è successo per Eth. Le altcoin più osservate sono:

-       Litecoin, che permette transazioni rapide;

-       Monero, sfruttata principalmente per l’anonimato totale;

-       Tether, una criptovaluta più stabile delle concorrenti.

Non è possibile prevedere se queste valute alternative riusciranno a raggiungere quote importanti, né se riusciranno ad allontanarsi dalle principali creando un mercato a sé.

Quale sarà la criptovaluta del futuro

Tirando le somme, la criptovaluta che attualmente ha maggiori probabilità di crescita sembra rimanere il Bitcoin. Nonostante il recente calo che ha fatto tremare anche gli analisti più ottimisti, è l’unica moneta digitale a spuntare tutte le caselle: ha un valore sostenuto, gli investitori la stanno acquistando, le persone la usano per i pagamenti, le istituzioni finanziarie l’hanno accettata ed è la criptovaluta con la maggiore capitalizzazione di mercato, pari ormai a un trilione di dollari. È evidente che, tra alti e bassi (letteralmente), il Bitcoin difficilmente cederà il posto alle concorrenti.