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Il governatore Zaia

«Giusta direzione
Pronta ordinanza
più restrittiva»

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Il governatore Luca Zaia durante il punto stampa
Il governatore Luca Zaia durante il punto stampa
Zaia, 1 aprile

«I dati cominciano a muoversi in maniera giusta, ma non dobbiamo abbassare la guardia». Così il presidente del Vento Luca Zaia ha "fotografato" la situazione odierna sui contagi da Coronavirus in Veneto. «La situazione è sotto controllo - ha proseguito - con focolai evidenti nelle case di riposo, che continuiamo a tamponare. Non c’è più la situazione di 18/20 persone in terapia intensiva al giorno. Siamo pronti anche al peggio, abbiamo 825 letti e ne stiamo allestendo altri, e crediamo che un dato da solo non dia una tendenza. E la prima cura sono stati i veneti con il loro comportamento».

 

«PRONTA UNA NUOVA ORDINANZA PIÙ RESTRITTIVA»

«Sembra che il Governo confermerà le misure, di conseguenza faremo la nostra ordinanza, che sarà sicuramente più restrittiva». Lo ha precisato il presidente del Veneto Luca Zaia, parlando con i giornalisti. «Peraltro - ha precisato Zaia - se c’è scritto "in prossimità dell’abitazione", se andiamo a guardare il significato della parola è più restrittiva dei 200 metri, è quasi andare radenti al muro». Zaia ha quindi ribadito che «per le passeggiate entro 200 metri da casa si può fare, evitando ovviamente di radunare i parenti e di fare una partita a calcio; sono 256 passi, in Veneto si fa così. Se qualcuno deve andare al bancomat e si deve portare bimbo con sé si può fare. Il ministro ha chiarito, ai Veneti dico state a casa, se dovete sgranchirvi 200 metri, punto. Si può fare per la farmacia, il supermercato, l’edicola, la banca, tutte le cose urgenti. La partita è chiusa così», ha concluso.

 

«ORA NON CI SONO LE CONDIZIONI PER RIAPRIRE LE AZIENDE»

«In questo momento non ci sono le condizioni per riaprire le aziende, il contagio è sopito ma comunque c’è». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, commentando le posizioni degli industriali sulla ripresa dopo il Coronavirus. «Penso - ha aggiunto Zaia - che dobbiamo intanto fare in modo che si vada a "cementificare la diga" rispetto al virus; dall’altro fare in modo che le imprese riescano ad aprire; il test sierologico va in questa direzione, per dare la "patente" di immune agli operai. Penso che finita la fase sperimentale -
ha concluso - l’obiettivo è di darlo anche alle imprese».

 

«TAMPONI BLOCCATI, POSSIBILI PIÙ POSITIVI»

In Veneto nei prossimi giorni i dati sui positivi a Coronavirus in Veneto aumenteranno, ma «semplicemente perché abbiamo 10 mila tamponi bloccati nei frigo», ha precisato Zaia. «Sono fermi tamponi di sei-sette giorni fa - ha aggiunto - perché mancano ancora i kit reagenti».

 

DONAZIONI A 18 MILIONI DI EURO

Le donazioni per far fronte all'emergenza sanitaria in Veneto hanno raggiunto i 18 milioni di euro. Lo ha annunciato Zaia, precisando però che dall'inizio dell'emergenza la Regione ha già speso 92 milioni di euro.

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