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Covid in Veneto

Zaia: «Non è più il virus di prima, non servono altre restrizioni, neanche nelle scuole»

«Con il picco della pandemia ormai superato, siamo entrati nella fase endemica. Non servono particolari restrizioni, ma ci stiamo preparando a eventuali emergenze». Il Covid è stato il primo argomento del punto stampa convocato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia a palazzo Balbi. «Le curve dicono che abbiamo rispecchiato l’andamento previsionale rispetto al Portogallo che questa ondata l’ha provata per primo. Ci aspettavamo il picco verso fine luglio per andare in atterraggio morbido - ha spiegato il governatore -. Da 12mila contagiati siamo passati ai meno di mille oggi, anche se di mezzo c’è stato Ferragosto. Non è più il virus di prima. Pensate che la peggiore ondata a dicembre 2020, aveva circa 3-4 mila contagi con
duecento morti al giorno e 540 persone in terapia intensiva. Oggi, nel picco, siamo arrivati a 12 mila al giorno con 6-7 decessi. Si ospedalizza di gran lunga di meno e il virus si sta endemizzando».

Ha aggiunto Zaia: «Ma non bisogna abbassare la guardia. Sul fronte delle vaccinazioni molti over stanno attendendo di vaccinarsi, avendo sentito le informazioni sul nuovo vaccino che coprirà di più rispetto alle varianti. Noi siamo a disposizione per chi le volesse fare. Le terapie intensive sono al 3% e all’11 % l’incidenza in area medica. L’incidenza settimanaleù è di 626,6 ogni 100 mila abitanti. Un dato che con il virus di prima significava paralisi di tutti gli ospedali. Oggi è diverso, abbiamo capito quando utilizzare la mascherina. Non servono altre restrizioni alla luce dei dati di oggi, tenendo presente che abbiamo anche la doppia vaccinazione, covid e antinlfuenzale».

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