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Covid in Veneto

Zaia: «Scuola,
vogliamo i test
rapidi in classe»

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Il governatore Zaia
Il governatore Zaia
Luca Zaia, 28 settembre 2020

A una settimana dalla rielezione alla presidente della Regione, Luca Zaia torna in diretta per fare il punto sulla situazione contagi da coronavirus in Veneto.

 

TEST E TAMPONI. «Siamo arrivati a 1 milione e 881mila tamponi fatti e un milione e trecentomila test rapidi eseguiti. Siamo stati i primi a crederci e oggi ci sono almeno 20 aziende al mondo che propongo i test rapidi a 4.50 euro a test c'è una evoluzione dei test rapidi: quello della saliva molecolare credo sia in dirittura d'arrivo»

 

RICOVERI. «In Veneto abbiamo, oggi, un quadro clinico ben diverso da quello dei mesi scorsi. È un contesto, anche operativo, che per noi sta cambiando. Nelle terapie intensive si sta abbassando l’età media e si sta abbassando anche la percentuale di pazienti in terapia intensiva rispetto a quelli ricoverati. Altro aspetto importante, si sta abbassando la degenza media da 14 a 6-9 giorni e 1/3 dei pazienti in terapia intensiva non è intubato».

 

POSITIVI E ASINTOMATICI. «Su 3.621 persone positive al virus, sono 40 in sintomatici, vale a dire l'1,10 per cento»

 

MASCHERINE E VACCINO ANTINFLUENZALE. «Mettere le mascherine è l’unico contributo che possiamo dare alla nostra comunità, nel rispetto di tutti. È l’unica indicazione che diamo. Non mi sembra una cosa difficile. È sancito che serve. Basti pensare che solo il meno del 2% dei nostri medici si è infettato. Questo vuol dire che le mascherine servono. Dopodiché abbiamo il vaccino antinfluenzale, fortemente raccomandato, che sta arrivando e sul quale vorremmo coinvolgere appieno le farmacie»

 

NESSUNA EMERGENZA NELLE SCUOLE. «Ci sono 90 contesti scolastici del Veneto con almeno un caso di Covid-19, ma non c’è nessuna emergenza sanitaria nelle scuole. I bambini risultati positivi sono 85 positivi, pari allo 0,02% di una popolazione scolastica di 7.720 studenti, mentre sono in quarantena preventiva 970 ragazzi, pari allo 0,24%. Per quanto riguarda docenti e operatori, 95.786 nelle scuole della regione, i casi sono 120, pari allo 0,13%, con una incidenza infinitesimale». Zaia ha spiegato che per gli studenti «quasi tutti i casi hanno origine in ambito familiare e sociale con un sistema a "caduta"».

 

TEST RAPIDO IN CLASSE. «Abbiamo chiesto di modificare il protocollo inserendo la possibilità di usare test rapido nello screening scolastico. Il tampone rapido va fatto a tutta la classe dello studente trovato positivo: adesso invece gli studenti vanno messi in quarantena a casa, noi invece andiamo nelle classi a fare il test. E in più chiediamo che torni in pancia ai professionisti, come i medici e i pediatri, la facoltà di decidere se far fare il tampone o meno ai propri pazienti: adesso davanti a un raffreddore dobbiamo fare il tampone». 

 

PROROGA STATO EMERGENZA? «Lo stato di emergenza ha tante ricadute, in Veneto abbiamo una situazione sotto controllo. Abbiamo in programma la Conferenza delle Regioni mercoledì e parleremo anche dell’eventuale ipotesi di proroga dell’ordinanza nazionale. Al momento non abbiamo, però, informazioni», ha precisato Zaia in merito a una possibile ulteriore proroga, oltre il 15 ottobre, dello stato di emergenza nazionale.

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