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Il punto stampa

Zaia: «Per ora il Veneto resta giallo. ​Senza i ricoveri no-vax saremmo in zona bianca»

Zaia punto stampa 13 gennaio 2022

Oggi alle 12.30, dalla sede della Protezione civile di Mestre, incontro su nuovo aggiornamento della situazione relativa al Covid-19 in Veneto con il presidente della Regione Luca Zaia.

 

LA DIRETTA

Il BOLLETTINO

Sono 17.956  i nuovi contagi Covid registrati in Veneto nelle ultime 24 ore, intercettati con 153mila tamponi. Il totale dei tamponi eseguiti supera i 23 milioni. L'incidenza, che sta scendendo da qualche giorno, è di 11,71%. I decessi sono 38. I soggetti attualmente positivi 224.145. Negli ospedali: 1.808 i ricoverati di questi 1.602 sono ospitati nei reparti dell'area medica (+32), mentre 206 sono in terapie intensiva (-4). 

 

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA COMPLICA

«​La situazione epidemiologica è complicata - ha riferito Zaia - i dati di oggi ci dicono che non saremo arancioni: Rt 1,3, in terapia intensiva l'occupazione è al 20%, nelle area medica è al 25%. Mancano, dunque, 5 punti percentuali e se il trend è quello di questa settimana ce li fumiamo tutti in sette giorni». Aggiunge: «La variante Omicron sta diventando dominante (al 65%). Il prossimo campionamento per verificarne l'incidenza sarà il 17 gennaio. Tra dieci giorni saremo tutti Omicron». 

 

OMICRON E OSPEDALI

«Senza pazienti non vaccinati in terapia intensiva oggi saremmo in zona bianca: avremmo solo 42 pazienti vaccinati ricoverati in intensiva, visto che i non vaccinati sono oltre l’80% dei ricoverati in questo reparto - dice Zaia -. Abbiamo pazienti che arrivano in ospedale all’ultimo istante. E il 25% perde la vita in terapia intensiva. La Omicron è meno aggressiva ma non è un raffreddore: sono già morti dei pazienti. Sbagliano quelli che pensano di curarsi a casa, da soli». 

 

CAMBIARE IL CALCOLO DEI POSITIVI

«L'Ecdc, l'organismo europeo per le pandemie, afferma che si definisce "caso"/paziente Covid, il soggetto ammalato (malattia respiratoria acuta o sindrome simil influenzale), o quando il tampone antigenico o molecolare risulta positivo. Cosa significa? Che il paziente senza sintomi non dovrebbe essere considerato un "caso". Questo cambia tutto nel computo dei dati - ha commentato Zaia -. È fondamentale che le Regioni chiedano di adottare le linee guida Ecdc sui "casi". Ma è un tema difficile che andrà affrontato scientificamente anche dal Cts». Aggiunge: «Verrebbero così esclusi gli asintomatici dal computo e andrebbe ritarato tutto il piano di sanità pubblica: chi tamponare, chi contattare, ecc. Focalizzandoci sui "casi" da curare». L'effetto immediato sarebbe inoltre il cambio di zona, sostiene il presidente. «Altra questione è quella dei ricoveri ospedalieri. Chiediamo che il dato di chi scopre per caso di essere positivo - per esempio la donna partoriente che va in ospedale e in sede di tampone pre-ricovero scopre il contagio - venga depennato dalle statistiche e non vengano conteggiato» prosegue il governatore del Veneto.

 

OPEN DAY VACCINI BIMBI

Sabato e domenica è previsto un nuovo open day per i bambini, ad accesso diretto. Tutti i bimbi dai 5 agli 11 anni possono accedere liberamente agli hub per fare il vaccino in tutto il Veneto. «Un quarto dei bambini nella fascia d’età 5-11 anni, il 25,5%, è già stato vaccinato contro il Covid. Dovremmo essere una delle prime due regioni d’Italia» ha commentato Zaia.

 

VACCINAZIONI

«Ormai facciamo 50mila vaccinazioni al giorno, la booster sta funzionando , siamo a 2.167.00 dosi, funziona e lo vediamo nell’inversione pesante che sta avvenendo nelle terapie intensive. Nei primi 13 giorni di gennaio abbiamo avuto +41% delle presenze di non vaccinati nelle terapie intensive rispetto al mese precedente, e -8% invece di vaccinati».

 

SCUOLE

«Non abbiamo ancora il bollettino esatto ma possiamo dire che su 1.039 classi venete, 254 sono in quarantena stamani, per un totale di 20.700 alunni» dice l'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin. Una scuola su 4 è già in quarantena. Zaia: «Inutile fare tanti tamponi: i bambini positivi stiano a casa, come si faceva una volta con la varicella; per una settimana o 10 giorni, e finiva là». L'assessore aggiunge: «Si sta predisponendo il nuovo protocollo per le scuole, gli studenti potranno fare il tampone anche in farmacia»

 

 

 

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