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L'intervista

Zaia: «Covid, la fine dello stato d'emergenza è vicina. La Lega sia di lotta e di governo»

La Lega riscopra la sua identità e sia «di lotta» e «di governo». Questa l’esortazione del presidente del Veneto Luca Zaia che, intervistato da La Stampa, dichiara: «La Lega sa che il coefficiente di consenso è legato alla sua identità e la difenderà», e dunque «dobbiamo portare avanti un’azione di lotta insieme a quella di governo». Queste per il leghista «sono due componenti inscindibili». Salvini resta il leader: «La linea politica la decide il segretario e il segretario non è in discussione», dichiara Zaia. Al momento «il congresso non è nei miei pensieri, non dopo 20 mesi di Covid», ma «quando si dovrà fare, si farà», aggiunge. Zaia non si sente offeso dagli alleati di Forza Italia che lo definiscono sovranista, però «devono spiegarmi cosa vuole dire essere sovranista».

 

L’emergenza sanitaria sembra vicina al termine, considerati i dati epidemiologici attuali. «Se il 31 dicembre fosse oggi, potremmo affrontare questo tema con serenità e chiudere definitivamente questa pagina», afferma il governatore. In quel caso «saremo fuori dall’emergenza». Difficile poi aumentare la quota di vaccinati: «Arriva il momento in cui si deve prendere atto che oltre una certa percentuale non si va», dice Zaia che ribadisce di essere «un difensore della vaccinazione volontaria». E sulle piazze di protesta afferma: «Il diritto di manifestare va sempre garantito, ma non deve ledere la libertà altrui o trasformarsi in violenza». Sul green pass il governatore sottolinea che «per ora si è riusciti a gestire la situazione, anche se qualche problema sui tamponi c'è stato, visto che in Veneto abbiamo triplicato i test. Si tratta di capire se riusciremo a tenere questa velocità di crociera dalla prossima settimana. Resto convinto che i tamponi nasali fai da te siano una semplificazione importante, tanto più ora che sono stati riconosciuti dalle autorità regolatorie europee».

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