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Covid

Zaia: «Contare solo i positivi sintomatici». Veneto, picco di contagi il 23 gennaio e a febbraio di ricoveri

Il governatore del Veneto Zaia
Il governatore del Veneto Zaia
Il governatore del Veneto Zaia
Il governatore del Veneto Zaia

«La proposta di non contare i positivi tra gli asintomatici l’abbiamo fatta noi per primi. La stiamo portando avanti da un pezzo, tanto è vero che come regione siamo coordinatori del Gruppo di lavoro della prevenzione e questa è una delle proposte». Lo dice il presidente del Veneto Luca Zaia dopo aver sentito la proposta dell'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato.

«L’Edcd, il massimo organismo europeo sulla pandemia», prosegue il governatore veneto, «dà già come indicazione di valutare solo i sintomatici. Tanto è vero che io, non più tardi di una decina di giorni fa, ho proposto al Governo in riunione di modificare la definizione di caso. Non è più chiunque passi per strada ma è il sintomatico».

Per quanto riguarda la situazione del Veneto, ieri Zaia aveva affermato che «il picco dei contagi è previsto per il 23 gennaio, mentre quello degli ingressi ospedalieri il 12 febbraio».

 

D'Amato, proprio oggi ha dichiarato: «Negli Usa in caso di positivi asintomatici vaccinati completamente dopo 5 giorni sono fuori senza ulteriori procedure burocratiche - spiega D’Amato- Se il Cts intraprendesse questa linea di conseguenza non servirebbe contare gli asintomatici. Io dico che se lo fanno li possiamo farlo anche qui, serve semplificare».

Interviene sulla questione anche il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, che invece dice: «Sono valutazioni di carattere tecnico sanitario che non spettano a noi politici. A noi tocca il compito di attuare quello che la scienza medica ci dice».  

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