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Il punto stampa

Zaia: «Pronti a chiudere le scuole se serve». Quarantena, si torna ai 14 giorni

Zaia punto stampa 5 marzo 2021

Luca Zaia anche oggi, venerdì 5 marzo, in diretta dalla sede della protezione civile di Marghera per gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza coronavirus in Veneto. Oggi è anche il giorno del monitoraggio Iss-ministero della Salute, con la nostra regione che, come già anticipato dallo stesso governatore, dovrebbe passare in zona arancione a partire da lunedì. 

 

LA DIRETTA

 

I DATI

«Sono 1.505  i positivi nelle ultime 24 ore, l'incidenza è del 3,44%. Sono 27.440 gli attualmente positivi, 1.359 i ricoverati totali. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 25 decessi, ci avviciniamo ai diecimila morti da inizio pandemia»

 

VENETO ARANCIONE

«Dobbiamo guardare in faccia i numeri ed evitare ogni forma di assembramento. E non mi si venga a dire che alcuni assembramenti sono utili per vivere. Faccio appello agli anziani per la programmazione della spesa. Non serve un’ordinanza per dire che si vada al negozio in ore lavorative. E poi bisogna usare la mascherina, non è un optional, la mascherina va usata e va usata bene»

«Ho sentito il ministro Speranza e posso dirlo: siamo in zona arancione. La velocità con la quale siamo arrivati in zona arancione ci dice quanto corra il virus. E la proiezione dell'Rt la prossima settimana è preoccupante»

Zaia ha quindi ribadito che «siamo di fronte a una variante che è dal 43% al 100% più contagiosa. Il contatto col virus quotidiano ce l’abbiamo tutti, evitiamo di metterci sotto l'"effetto doccia". Non è un problema delle istituzioni ma di tutti noi».

 

OGNI ORDINANZA DEI SINDACI È BEN ACCETTA

«Faccio un appello e ringrazio i sindaci, che dimostrano di essere persone perbene e attente alla salute dei cittadini. Ogni ordinanza è ben accetta. Nessuno si diverte a essere prevaricatore, non c’è tempo di discutere».

 

SCUOLE, PER ORA NESSUNA CHIUSURA

«Siamo stati attaccati sulle scuole, ma sta succedendo quel che avevamo detto: le scuole vengono chiuse. La preoccupazione mia e dello staff è che questo virus guarda i giovani. È inutile piangere davanti alle tragedie, meglio prevenire. Eravamo chiamati zotici per voler chiudere le scuole, ma siamo davanti a un fatto sanitario doppiamente grave».

«Oggi noi non abbiamo in animo di chiudere le scuole, ma siamo pronti a farlo se serve, individuando le aree dove intervenire»

Il passaggio del Veneto in zona Arancione non comporterà chiusure delle scuole, «ma valuteremo i parametri fino in fondo» ha precisato Zaia. «Abbiamo il Dpcm - ha aggiunto - che vincola a 250 casi su 100 mila abitanti però apre una finestra interpretativa ai Dipartimenti di sanità, che abbiamo voluto adottare cercando di trovare aree omogenee. Non abbiamo ancora deciso se la dimensione sarà provinciale o distrettuale. Lunedì o martedì probabilmente avremo novità»

 

VACCINI

«Il ministro Speranza ha dato una bella notizia: avevamo invocato la possibilità che si valuti la vaccinazione per gli over 65 con AstraZeneca, il ministro ha attivato la misura. Se questo accadrà avremo una possibilità in più di vaccinare un target che finora potevamo vaccinare solo con Pfizer e Moderna».

«Si possono fare sette dosi per fiala Pfizer, e noi le faremo» ha annunciato Zaia, precisando che sono state inviate indicazioni alle Ulss in merito dal dg della sanità Luciano Flor. «Se ne fanno sette se si può, non con gli "avanzi" delle boccette, ma con la siringa di precisione. Se ci sono obiezioni non ce ne frega niente, i vaccini sono nostri e lo facciamo».

Nel vertice delle Regioni con il nuovo commissario per le vaccinazioni «ci è stato confermato che l’arrivo di vaccini a marzo sarà importante, almeno pari a quello di gennaio e febbraio» ha riferito Zaia. «Dobbiamo attrezzarci sempre più per campagne vaccinali importanti. In Israele si vaccina dappertutto, anche al pub. Servono più luoghi e più operatori perché abbiamo molti veneti da vaccinare. Ho visto un clima sereno ma sono riunioni operative, non politiche».

 

DL SOSTEGNO NON BASTA 

L’ipotesi di un indennizzo del 33% sul fatturato per le aziende «non basta ma aiuta». «Dovremo pensare - ha aggiunto Zaia - che chi ha perso tutto possa restare sul mercato solo con un aiuto degno di questo nome. Il 33% è basso, ma non so quale sia la genesi di questo rispetto ad altri provvedimenti, non mi sento di criticarlo». Secondo Zaia «è giusto valutare il danno sul fatturato, e comunque meglio sostegno che ristori. Se serve un altro scostamento di bilancio lo si faccia, ma le imprese vanno aiutate. Non possiamo far riprendere l’economia senza le imprese, che nel frattempo sono morte. È un doppio investimento per far ripartire l’economia. Magari Draghi - ha concluso - con creatività non riesca a pescare qualcosa dal Recovery per iniettare risorse nelle imprese».

 

QUARANTENA E SCUOLE

Interviene la dottoressa Francesca Russo, direttrice della prevenzione regionale.

Quarantena a 14 giorni. «Stiamo valutando alcuni cambiamenti che andranno in vigore dalla prossima settimana. Le circolari ministeriali ci indicano un monitoraggio molto stretto per identificare i casi legati a una variante. Abbiamo deciso che nei casi positivi si torna ai 14 giorni di quarantena con obbligo di tampone molecolare negativo; sul contact tracing consideriamo non solo i contatti stretti ma anche quelli a basso rischio. Questo per isolare più persone possibili e quindi bloccare il virus»

Scuola e varianti. «Attenzione particolare per i casi di positività che si riscontrano in ambito scolastico. Da poco avevamo reintrodotto il protocollo che se a seguito di un positivo tutti gli altri erano negativi restavano in classe, questo rimane eccetto che il caso non sia determinato da una variante. Dalla prossima settimana se un caso positivo è determinato da una variante e troviamo un altro positivo all'interno della stessa classe, il provvedimento di chiusura potrebbe essere esteso a tutto l'istituto e non solo a quella classe».

 

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