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Le misure

Veneto arancione: nuovi e vecchi divieti, ecco cosa c'è da sapere. Ok seconde case anche fuori regione

Il Veneto da domenica 17 gennaio è confermato in zona arancione insieme a gran parte dell'Italia. Lo prevede la nuova ordinanza del ministro Speranza. Lombardia e Bolzano, che insieme alla Sicilia passano in zona rossa, faranno ricorso. Ma il ministro obietta: «Rispetto ordinanze o si perde controllo contagio». Valide fino al 5 marzo, le regole del nuovo Dpcm, che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato. Anche se il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle gialle, sarà in vigore fino al 15 febbraio e non fino al 5 marzo.

In arancione anche Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta, Calabria ed Emilia-Romagna. Mentre sono gialle Campania, Sardegna, Toscana, Basilicata, Molise e provincia autonoma di Trento.

 

Ecco le principali regole:

 

SPOSTAMENTI

Consentito un solo spostamento al giorno verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.

Tale spostamento (la regola per ora è valida fino al 15 febbraio) può avvenire all’interno della stessa regione, in area gialla; all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti. Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia;

 

SPORT

Consentita attività fisica e sportiva individuale all'aperto in parchi e aree pubbliche con distanziamento e protezione. Chiuse piscine, palestre, terme, consentito solo sport agonistico riconosciuto dal Coni. Impianti sciistici chiusi fino al 15 febbraio.

 

CULTURA

Chiusi locali da ballo, teatri, cinema. Musei aperti solo in zona gialla.

 

NEGOZI

Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi i negozi all’interno di mercati, centri, gallerie e parchi commerciali, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

 

BAR E RISTORANTI

Aperti dalle 5 alle 18 con massimo 4 persone per tavolo solo nelle zone gialle. In zone arancione e rosse consentito solo l'asporto fino alle 22, ma ai bar e enoteche consentito asporto solo fino alle 18. Consegna a domicilio sempre possibile.

 

SCUOLA

La didattica delle superiori è al 50 per cento in presenza, questo fatte salve ordinanze regionali, come nel caso del Veneto. I laboratori sono in presenza. Nelle regioni rosse i ragazzi rimarranno a casa dalla seconda media a seguire la didattica a distanza. 

 

BUS

Capienza al 50 per cento.

 

SECONDE CASE, AGGIORNAMENTO

Il nuovo Dpcm permette di recarsi nelle seconde case anche fuori regione. Il testo, infatti, disciplina che «è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione» e, a dispetto del decreto sulle misure per le festività natalizie, non è specificato il divieto degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione. Resta, per ogni altro tipo di spostamento che non sia per motivi di necessità, lavoro, studio o salute, il divieto di spostarsi in un’altra regione.

Un'apertura rispetto al provvedimento delle festività natalizie, dopo il giallo iniziale del comma 4 del nuovo Dpcm del 14 gennaio che vieta gli spostamenti nelle regioni.

 

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