VENEZIA. Lo scorso fine settimane e tra il 2 e 3 ottobre, le stazioni di controllo della radioattività in aria delle sedi di Verona, Vicenza e Belluno di Arpav hanno registrato nella loro attività di campionamento del particolato atmosferico tracce del radionuclide Ru-2016.
A renderlo noto è la stessa Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, specificando che «si tratta di una presenza evidenziata anche da altri laboratori del nord Italia e di alcuni Paesi europei quali Austria e Svizzera».
«I livelli documentati - precisa Arpav - sono estremamente bassi e non destano alcuna preoccupazione sotto il profilo sanitario e ambientale». L'attività di monitoraggio continua.
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e gli omologhi referenti europei stanno cercando di identificare l'origine del fenomeno.