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Veneto

Sua figlia ha la sindrome di Down, avvocato chiede rinvio udienza per rischio Covid ma i giudici dicono di no

Teme che con la sua trasferta per partecipare ad un’udienza in Tribunale a Milano potrebbe mettere in pericolo la salute di sua figlia affetta da sindrome di Down, perché le persone con questa sindrome hanno, stando ad uno studio dell’Istituto superiore di sanità, per contagi da Covid un rischio di «mortalità fino a 10 volte» più elevato. Per questo un’avvocatessa veneta ha presentato ai giudici un’istanza di legittimo impedimento per chiedere il rinvio dell’udienza. Richiesta, però, respinta perché, scrive il presidente del collegio, non è stato «prospettato un impedimento giuridicamente apprezzabile».
L’avvocatessa (di cui non si riporta il nome per non rendere identificabile la figlia minorenne) nella sua istanza ha fatto riferimento alla «condizione di incremento dei contagi nella città di Milano». E al fatto che la sua presenza in udienza (fissata per il 4 novembre per un processo per bancarotta a carico di tre imputati) potrebbe farla diventare «veicolo di infezione» per la sua bambina, che ha «fragilità alla vie respiratorie superiori». Ha allegato anche un certificato del pediatra, oltre allo studio scientifico dell’Iss, ma non è bastato.

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