L’Ufficio scolastico regionale del Veneto ha avviato accertamenti nel liceo di Verona dove un’allieva di 15 anni sarebbe stata indotta da una professoressa a bendarsi con una sciarpa mentre era collegata a distanza, per evitare che potesse copiare durante una interrogazione.
La vicenda - di cui riferiscono fonti di stampa - era stata denunciata dalla Rete degli studenti per il Veneto. Individuato l’istituto, la direttrice scolastica Carmela Palumbo ha contattato il dirigente che ha sentito i ragazzi e i docenti, per ricostruire l’accaduto ed eventualmente prendere provvedimenti.
«In questo momento - ha detto Palumbo all’ANSA - non possiamo esprimere giudizi su un episodio che pare un eccesso di zelo che ha portato a un comportamento discutibile, scaturito dalla difficoltà a gestire in dad la situazione delle verifiche», ha concluso.
Sul caso è esplosa la polemica. «Un'immagine che rimanda al passato, rappresenta situazioni degradanti e inaccettabili - ha detto Daniela Sbrollini -. Bisogna indagare su quanto successo per tutelare i ragazzi, le ragazze e le famiglie ma soprattutto per non mettere in cattiva luce un'intera categoria che svolge il proprio lavoro con serietà e competenza».
«È già particolarmente pesante che le nostre ragazze e nostri ragazzi in tante parti d’Italia siano costretti a seguire le lezioni a distanza senza poter usufruire appieno di quella comunità formativa che è la scuola. Sarebbe bene che non venissero aggiunte altre umiliazioni e altri sacrifici a questa situazione». Così la deputata Alessia Rotta (Pd), presidente della commissione Ambiente della Camera, che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Bianchi sul caso.
Leggi ancheA occhi aperti