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Il punto stampa

Covid in Veneto, l'assessore Lanzarin: «I nostri dati sono da zona gialla»

Luca Zaia, 15 aprile 2021

L'assessore Lanzarin in diretta per il consueto aggiornamento sulla situazione Coronavirus in Veneto.  Assente, perché impegnato in una conferenza, il presidente Zaia. 

I DATI. Il Veneto registra 1.085 nuovi contagi Covid nelle ultime 24 ore e 23 decessi. «I numeri rispecchiano l'andamento dell'ultima settimana che ci fa ben sperare. Si tratta di un calo continuativo». «Una discesa che comunque è meno ripida rispetto alla precedente». 

VACCINAZIONI. In Veneto «non raggiungeremo il 100% di copertura della popolazione over 80 solo perché ci sono persone che volontariamente rinunciano».  «È arrivato ieri - ha aggiunto - il carico di Pfizer atteso, stamani anche 13 mila dosi di AsraZeneca. Oggi abbiamo a magazzino 172.123 dosi dei tre vaccini, e potremo fare un numero molto superiore di somministrazioni rispetto agli ultimi tre giorni. Non sono previste ulteriori consegne, non risultano notizie su Moderna, che è annunciato ma non si sa quando arriverà». A livello regionale, ha quindi precisato Lanzarin «rimangono circa 50 mila over 80, tra cui quelli da vaccinare a domicilio, con le Usca o con i medici di abse. Le Aziende stanno controllando anche il peso delle persone che rinunciano in maniera volontaria, per cui non raggiungeremo il 100%. Finiti gli over 80 proseguiamo in parallelo con i fragili, superfragili e disabili, e anche con la fascia 70-79 con AstraZeneca», ha concluso.

LO SCENARIO.  «I nostri calcoli sarebbero da scenario giallo, ma ora vale il decreto del Governo che prevede solo rosso o arancione, quindi rimarremo arancioni». L’Rt - secondo quanto ha riferito Lanzarin - è di 0.81, l’incidenza dei contagi è di 134 su 100 mila abitanti. L’occupazione ospedaliera è del 26% in area non critica (soglia nazionale 40%) e del 27% in terapia intensiva (soglia nazionale 30%).

INCONTRO CON LE REGIONI.  «La Conferenza delle Regioni è in corso, si stanno discutendo le linee guida per eventuali riaperture. Le Regioni sono impegnate ad aggiornare e semplificare le linee guida già approvate l’anno scorso per i comparti ristorazione, palestre e piscine, cinema e teatri. Vanno privilegiate le attività all’aperto, all’interno dei locali c’è obbligo di finestre e porte aperte per ricambio aria, distanza tra i tavoli che può variare da 1 a 2 metri nel caso di scenari ad alto rischio, obbligo di mascherina in tutti i percorsi esclusi la permanenza al tavolo, obbligo di misurazione della temperatura, igienizzazione e prenotazione per mantenere il tracciamento». «Non c’è una data certa per le riaperture ma c’è la previsione che le linee guida possano garantire l’apertura delle attività anche in scenari ad alto rischio, quindi in fascia rossa, affiancando attività di screening e test, anche con l’utilizzo della somministrazione autonoma». 

QUESTIONE MASCHERINE. Interviene il  Roberto Toniolo di Azienda Zero sul sequestro avvenuto in tutta Italia di mascherine Ffp2 e Ffp3.Non è stata possibile vedere la documentazione a supporto, quindi erano state utilizzate per livello di rischio basso. Nessuna di queste era stata acquisita dalla regione Veneto. In Veneto ne erano arrivate 6.100.000. Circa 4,5 milioni sono a deposito, quindi ne sono state effettivamente usate un milione e mezzo». 

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