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L'emergenza

Coronavirus, Veneto verso la zona arancione. Zaia: «Rt 1,12 e contagi a scuola in aumento»

Luca Zaia, 4 marzo 2021

Luca Zaia in diretta per il consueto aggiornamento sulla situazione coronavirus in Veneto. 

I NUMERI. «I numeri si stanno un po' ingrossando»: lo dice il presidente del Veneto Luca Zaia commentando i dati della pandemia nella regione. I numeri di oggi parlano di 1.487 positivi, con un’incidenza del 3,62%. L’Rt è all’1,12. «Stamane ho sentito il ministro Speranza - sottolinea Zaia- di certo ci sono regioni più in sofferenza di noi: l’Italia si sta colorando sempre più di arancione e rosso». Sulla possibilità che il Veneto diventi arancione, il Governatore ripete: «penso che sia verosimile che si torni a ballare. L’aereo potrà avere delle turbolenze in volo».  «Abbiamo una situazione atipica, perché la Regione rischia di andare in zona arancione da lunedì con tassi di ospedalizzazione affrontabili».  L’incidenza, sottolinea Zaia, sta crescendo a Padova, nel Comelico e in alcune zone del Veronese. «Si dovrà ragionare - conclude - in termini di macroaree».

SCUOLA.  «In questa fase stiamo facendo una analisi seria della situazione epidemiologica nelle scuole secondo logiche comunali». «Non si è deciso ancora nulla, ma siamo preoccupati: seguiamo a vista la scuola». 

Il monitoraggio dell'andamento dei contagi nelle scuole

 

VACCINI.  «Oggi il tema non è voler rivaccinare ma quello che mancano i vaccini». «È pur vero che a marzo avremo più vaccini di quelli arrivati tra gennaio e febbraio». «Va programmata bene la vaccinazione - conclude - e si cerca di essere efficienti».  «Finalmente è stata recepita una circolare dell’Ente regolatore europeo delle epidemie che prevede ufficialmente che vi sia una sola dose di vaccino, e questa è la novità che diventa legge da oggi, per tutti quelli che si sono infettati da meno di sei mesi».  «Quindi chi ha avuto il virus da meno di sei mesi avrà una dose di vaccino e non due - conclude -. Nelle prossime ore la cosa diventerà operativa».

PRECAUZIONI. «Bisogna immaginare sempre che davanti a noi ci sia una persona positiva. È fondamentale evitare qualsiasi tipo di assembramento, utilizzare le mascherine, mantenere le distanze di oltre un metro, meglio un metro e mezzo e usare gel per le mani». 

 

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