<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La conferenza stampa

Zaia: «Il virus di marzo non c'è più, oggi in Veneto otto diverse mutazioni». Crollo dei ricoveri e Rt a 0.62

Zaia punto stampa 27 gennaio 2021

Luca Zaia parlerà in diretta alle 12.30 per tutti gli aggiornamenti sulla situazione Coronavirus in Veneto. Oltre al governatore è presente anche l'assessore regionale ai trasporti, Elisa De Berti, per illustrare  il piano dei trasporti in vista della riaperture delle scuole superiori dal 1° febbraio. 

 

LA DIRETTA

 

I DATI

«Il numero dei positivi è fuorviante per il ricalcolo spiegato ieri. Continua il calo dei ricoverati: 2.185 in area non critica e 290 in terapia intensiva. Siamo ormai a quasi mille posti in meno rispetto al picco di questa seconda/terza ondata. Invertiti i dati di ricoveri e dimissioni: c'è stato un crollo di ricoverati. I morti nelle ultime 24 ore sono 62: a livello nazionale come mortalità siamo l'ottava Regione in Italia». 

 

RT E ZONA GIALLA

«Siamo alla ventisettesima giornata di calo dei dati dopo il picco del 31 dicembre. Da calcoli fatti in casa, sempre nel rispetto di ciò che farà l’Iss, il nostro Rt è 0,62. Questa settimana la nostra è la seconda regione in Italia con Rt più basso. Auguro a tutti i colleghi delle altre che scendano, ho ragionevoli speranze che si possa arrivare alla zona gialla. Ci siamo comunque sempre rimessi all’Iss, nel bene e nel male. Sappiamo di aver fatto tre settimane di arancione, che sono per convenzione il periodo normale. Questo ci dà un segnale di speranza da un lato, e di preoccupazione dall'altro. Ricordo che virus sta facendo fare altalena a numerose nazioni».

 

IL COVID OGGI E LE MUTAZIONI

«Le curve dell’infezione hanno un andamento strano» nella seconda ondata del Coronavirus in Veneto. Lo ha sottolineato il presidente del Veneto Luca Zaia. «Le curve si impennano, poi ha un plateau in cui va un po' su e un po' giù, e poi scende improvvisamente. A marzo c’era stata invece una discesa lenta. Per questo l’Iss chiede di lavorare per catalogare e censire il virus. Nel momento in cui abbiamo la "carta d’identità"» della mutazione, l’abbiniamo ai sintomi clinici e poi si cercano correlazioni con altri casi e sintomi simili.

«Il virus che avevamo a marzo non esiste più. Trovate ad oggi otto mutazioni in Veneto: cinque sono già nella banca dati nazionale, una è quella inglese - e l’abbiamo trovata per primi -, due sono tipicamente venete sulle quali stiamo lavorando». 

 

SCUOLE

«Lunedì riapriamo le scuole superiori, per le prime tre settimane la presenza sarà al 50%. Spero che non ci sia ancora qualcuno che ha da ridire, è previsto dalla legge. Spero anche che si rispetti il diritto di non chi può andare in presenza, non di chi non vuole: ragazzi con problemi di salute o con parenti che hanno problemi di salute. Noi riapriamo la scuola, ma con preoccupazione. Terremo monitorata la situazione con un bollettino ad hoc: dal 15 febbraio in poi capiremo se con l'apertura delle scuole riparte anche il virus».

Dopo la riapertura delle scuole superiori al 50% dal primo febbraio «non si chiude più, come previsto dal Tavolo dei Prefetti, poi dopo tre settimane si va al 75%, ovviamente se non cambia lo scenario epidemiologico», ha precisato Zaia. «Io auspico un rientro al 100%, il che vorrebbe dire che abbiamo risolto il problema. Ma non siamo noi che decidiamo, è il Governo che lo ha deciso, giustamente, su basi scientifiche. E finché non cambia il decreto si resta al 75%. Quando si arriverà al 100%? Speriamo presto, vuol dire essersi lasciati il virus alle spalle».

«Che sia chiaro - ha concluso Zaia -: la scuola in Veneto non è stata chiusa per i trasporti».

Interviene l'assessore ai trasporti De Berti: «250.000 studenti e 18.000 insegnanti e personale Ata torneranno, non tutti insieme, a scuola. Stabilito che la capienza dei mezzi di trasporto pubblici rimarrà del 50% fino a fine anno scolastico. Per Vicenza ci saranno 143 mezzi aggiuntivi e 48 persone come servizio ausiliario. È importante che ci sia informazione fra i ragazzi»

 

CRISI DI GOVERNO

«Dobbiamo prendere atto che la maggioranza non c’è più, ma siamo nelle mani del presidente Mattarella, ed è giusto che lui faccia la miglior scelta. Starà con la calcolatrice in mano per vedere se questi qui hanno i numeri. Io non c’ero al vertice del centrodestra e Salvini ci ha sentito tutti. Prendiamo atto che c’è una crisi, che il Presidente del Consiglio con le dimissioni certifica che i numeri non li aveva, e ci poteva risparmiare una settimana di esibizione di maggioranze che non aveva».

 

Leggi anche
Lanzarin: «Dal 1° febbraio riprendono le attività sospese negli ospedali. Vaccini, in arrivo le dosi di Pfizer e Moderna»

Suggerimenti