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Veneto

Coronavirus, Zaia: «Ci avviciniamo alla fase acuta. Dobbiamo vincere la sfida ed evitare il lockdown»

Luca Zaia
Luca Zaia
Luca Zaia, 3 novembre 2020

«Alle 15.30 avremo una conferenza con il governo, in cui credo ci verrà presentato il nuovo Dpcm. Poi noi regioni avremo tempo fino a sera, penso, per presentare le nostre richieste». Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso del quotidiano punto stampa sull’emergenza Coronavirus dalla sede della Protezione Civile regionale di Marghera. «In Veneto attualmente lo scenario non è dei migliori. Iniziamo ad avere un po' di pressione. Sono giornate impegnative soprattutto perché stanno aumentando i ricoveri in terapia intensiva - ha aggiunto».

 

DPCM. «Dalle parole di Conte mi sembra di aver capito che ci sono delle misure nazionali, come ad esempio quelle sulla chiusura dei centri commerciali nei fine settimana o la didattica a distanza dalla terza media in su. Poi c’è il tema della capienza massima dei mezzi di trasporto, che dovrebbe abbassarsi al 50%. A livello regionale non sappiamo ancora quali misure dovremo introdurre».  

«Sulle misure ad hoc per ogni regione vogliamo essere presenti». Lo ha sottolineato il presidente del Veneto Luca Zaia, a proposito di eventuali provvedimenti legati all’emergenza Covid. «Ho sentito dire dal Presidente del Consiglio - ha precisato - che ci saranno delle ordinanze del Ministro della Salute, ma mi fermo qui. Porteremo le nostre ragioni, che non sono ragioni dell’essere ottusi oppure ossessionati dal fatto che il Covid non esiste, ma sul fatto che la convivenza con il virus e con le misure dev’essere fondamentale», ha concluso.

 

FASE ACUTA. «Ieri abbiamo caricato 12 pazienti in terapia intensiva, oggi a metà giornata ce ne sono già una decina, ci stiamo avvicinando alla fase più acuta».  «Pensiamo - ha ribadito - che il giro di boa si possa fare nel mese di novembre, lo calcoliamo interpolando le curve dell’epidemia francesi, tedesche e spagnole. Però queste sono due giornate molto impegnative», ha concluso.

 

LA SFIDA. «Dobbiamo vincere la sfida. Noi siamo ancora in una fascia dove non sono previste misure di restrizione. Ma non ci sono più spazi per divagazioni sul tema o discrezionalità. Non possiamo arrivare nella fascia con lockdown, penso che il Veneto non debba arrivare a questo, e credo che ognuno possa impegnarsi per questo, facendo attenzione all’uso della mascherina in particolare nei contesti domestici, e il distanziamento». 

 

TAMPONI RAPIDI. «Oggi abbiamo predisposto l’invio di 64 mila tamponi rapidi da governo, che si aggiungono alla nostra dotazione da sempre avuta, a tutti i medici di base, con il kit di tamponi e dispositivi, camice, calzari e visiera». «In settimana - ha aggiunto Zaia - tutti medici saranno messi in condizione di fare i tamponi, qualora lo decidessero. Abbiamo già 650 medici in Veneto che lo fanno volontariamente da un mese, ieri hanno fatto 1.500 tamponi. Possono farlo dovunque, anche in strada, gli mettiamo a disposizione la Protezione civile», ha concluso.

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