<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Veneto

Sicurezza sul lavoro in Veneto: finanziato nuovo piano con 7,5 milioni di euro. In quattro mesi 12 infortuni mortali

Sicurezza e lavoratori: uno stanziamento di più di 7,5 milioni di euro in Veneto, proveniente dalle sanzioni per la sicurezza sul lavoro
Sicurezza e lavoratori: uno stanziamento di più di 7,5 milioni di euro in Veneto, proveniente dalle sanzioni per la sicurezza sul lavoro
Sicurezza e lavoratori: uno stanziamento di più di 7,5 milioni di euro in Veneto, proveniente dalle sanzioni per la sicurezza sul lavoro
Sicurezza e lavoratori: uno stanziamento di più di 7,5 milioni di euro in Veneto, proveniente dalle sanzioni per la sicurezza sul lavoro

Sottoscritto oggi il nuovo piano per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro in Veneto. Il piano è stato siglato oggi, ad un giorno dal Primo Maggio; giornata della festa del lavoro durante la quale si è largamente dibattuto sul tema della sicurezza. Il nuovo documento si pone in continuità col precedente, a suo tempo approvato dalla Giunta Regionale, per far fronte all’incremento di infortuni mortali registrato nel primo semestre del 2018. Le azioni contenute nel piano hanno sicuramente determinato un impatto positivo sull’andamento degli infortuni mortali, tuttavia diverse importanti attività sono rimaste incompiute a causa della pandemia Covid-19.

Tra le azioni più significative, si evidenzia lo stanziamento di più di 7,5 milioni di euro, provenienti dalle sanzioni per la sicurezza sul lavoro, per sostenere iniziative di prevenzione di infortuni e malattie professionali. I dati degli infortuni mortali di questi primi mesi del 2022 sono preoccupanti, soprattutto a livello nazionale. A livello veneto (dato aggiornato al 30 aprile), si sono registrati 12 infortuni mortali nei luoghi di lavoro: i settori più colpiti sono metalmeccanica, edilizia e agricoltura. In particolare, gli infortuni mortali in metalmeccanica dei primi 4 mesi del 2022 sono risultati pari a quelli registrati in tutto il 2020 e superiori a quelli registrati in tutto il 2021, obbligando ad un rinnovo dell’impegno per mettere in atto ogni azioni possibile per contrastare questo grave fenomeno sociale.

Infatti, proprio per indirizzare gli interventi di prevenzione nei settori più critici, sono in fase di progettazione piani mirati di prevenzione proprio dedicati a tali settori. Inoltre, verrà avviata una campagna di comunicazione per rafforzare e diffondere ulteriormente l’importanza della prevenzione nei luoghi di lavoro.

Nel nuovo piano strategico 2021-2023, infine, sono ripresi gli elementi dei principali documenti nazionali e internazionali di riferimento in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro fino all’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile dell’Onu.

Il Veneto intende confermare il proprio impegno per mantenere la salute e la sicurezza dei Lavoratori tra le priorità della propria azione, nella consapevolezza che solo l’azione coordinata di tutti gli attori può determinare un impatto significativo sulla riduzione di infortuni sul lavoro e malattie professionali e contribuire a rendere gli ambienti di lavoro più sani e più sicuri per tutti i lavoratori. «È stato un lavoro lungo, complesso, ma molto approfondito - ha detto l’assessore Manuela Lanzarin - assieme  agli altri attori del sistema. Non è un piano di teorie, ma con molta pratica e un finanziamento cospicuo di 7,5 milioni di euro. Proprio l’esperienza degli ultimi 2 anni, ha reso ancora più evidente quanto la tutela della salute e sicurezza sul lavoro sia fondamentale per la protezione del singolo e della collettività e per la continuità delle attività economiche e sociali»

Alla stesura del piano hanno partecipato l'assessore alla Sanità e Sociale, su delega del presidente della Regione, e i rappresentanti di 21 organizzazioni sindacali e imprenditoriali, compresi Inail, Inps, Anci, Upi, vigili del fuoco, Arpav, Apindustria, Casartigiani, Cgil, Cisl, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confimi, Confindustria, Confprofessioni, Legacoop, Uil. 

Soltanto ieri, il presidente del Veneto nel suo discorso del Primo Maggio aveva ricordato: «Sono lutti che, nonostante le leggi e gli strumenti di maggior tutela raggiunti, continuano troppo spesso a dominare la cronaca. Fatti che non devono lasciarci indifferenti, perchè ogni vita persa sul lavoro rappresenta una sconfitta per tutti. I sentimenti di sincera vicinanza e cordoglio verso i familiari e i compagni di lavoro devono trovare una loro concretezza nella riflessione e nell’impegno verso un più alto livello di sicurezza per il lavoratore».

 

Leggi anche
Il Presidente della Repubblica: «L'obiettivo è zero morti». La mamma di Luana D'Orazio: «Nulla da festeggiare, è come una guerra»

 

 

Suggerimenti