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Veneto

Scontro in moto, muore un medico 39enne: «Era una promessa della cardiologia»

I tentativi di rianimazione del collega primario a Verona: «Era con me in sala operatoria qualche ora prima dell'incidente»
Incidente mortale a Verona in cui ha perduto la vita un medico, Michele Pighi, 39 anni (Foto Marchiori)
Incidente mortale a Verona in cui ha perduto la vita un medico, Michele Pighi, 39 anni (Foto Marchiori)
Incidente mortale a Verona in cui ha perduto la vita un medico, Michele Pighi, 39 anni (Foto Marchiori)
Incidente mortale a Verona in cui ha perduto la vita un medico, Michele Pighi, 39 anni (Foto Marchiori)

C’era una leggera pioggia, forse c’è anche questo, chissà, all’origine dell’incidente stradale mortale accaduto ieri in via Monte Ortigara, il tratto finale della strada che porta da Avesa a Borgo Trento, in cui ha perduto la vita un medico, Michele Pighi, 39 anni, residente in Strada del Casalino ad Avesa e che lavorava all’ospedale di Borgo Trento come professore associato. Si occupava di cardiologia interventistica coronarica e strutturale. E coordinava le attività degli specialisti in formazione.

Lo schianto fatale

Erano circa le 10.30 quando il professionista in sella a una moto Bmw si è scontrato con una Mercedes che doveva svoltare a destra, in un passo carrabile, procedendo nel suo stesso senso di marcia. Dopo l’impatto il centauro ha sbattuto contro uno dei pali salvapedone, in ferro. Sono stati chiamati subito i soccorsi, sul posto, oltre all’ambulanza anche l’automedica. Il nucleo infortunistica della polizia locale, per rilevare il sinistro ha chiuso la strada in entrambi i sensi da via Monte Cimone fino a via Santini per oltre tre ore.

La dinamica è in corso d’accertamento, l’automobilista è stata indagata, come atto dovuto, per omicidio stradale, ma le cause dell’incidente non sono chiare. L’auto ha la parte anteriore danneggiata. Il pubblico ministero Valeria Ardito ha disposto il sequestro di entrambi i mezzi.

A tentare di rianimarlo anche il collega primario di cardiologia a Borgo Trento

Subito dopo lo scontro, le condizioni del paziente sono sembrate gravissime. È stato stabilizzato dal personale del 118 e portato al Confortini in codice rosso, ma è deceduto poco prima di mezzogiorno. 

Pighi era un affermato professionista. Nel 2014 era stato in Canada per quattro anni dove aveva seguito un progetto rivoluzionario per migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita nei pazienti trapiantati di cuore. Lo sa bene il professor Flavio Ribichini, direttore della Uoc di Cardiologia della Azienda universitaria ospedaliera. «Alle 8 eravamo in sala operatoria insieme, poi mi ha detto che doveva uscire mezz’ora. L’ho visto andare via in moto. Poco dopo mi chiamano i miei dal pronto soccorso dicendomi che era stata portato dentro in ambulanza in arresto cardiaco. Sono sceso io stesso a tentare di rianimarlo, ma non ce l’abbiamo fatta. È arrivato il padre e mentre ero lì ad abbracciarlo sono dovuto tornare in sala operatoria per una donna di 43 anni entrata in emergenza, non ho neanche il fiato di parlare», dice.

 

 

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