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Veneto

Sanità veneta in lutto: è morto il prof. Zanesco, il papà dell'Oncoematologia pediatrica

Il professor Luigi Zanesco si è spento sabato a 87 anni; ha contribuito alla nascita della “Città della Speranza”
Il professor Luigi Zanesco si è spento sabato a 87 anni; ha contribuito alla nascita della “Città della Speranza”
Il professor Luigi Zanesco si è spento sabato a 87 anni; ha contribuito alla nascita della “Città della Speranza”
Il professor Luigi Zanesco si è spento sabato a 87 anni; ha contribuito alla nascita della “Città della Speranza”

Umanità, professionalità e una miriade di grazie. Sono queste le parole che più si ricorrono nelle numerose attestazioni di affetto per Luigi Zanesco, il “padre” dell’Oncoematologia pediatrica di Padova, scomparso sabato a 87 anni. Originario di Asolo, ma padovano d’adozione, prima per ragioni di studio e poi professionali, nel 1975 ha fondato nella città patavina il centro per le leucemie infantili, quando ancora le speranze di guarigione dopo la diagnosi erano limitatissime, poi evolutosi nell’attuale centro d’eccellenza nella diagnosi e nella cura di queste malattie, un polo diventato punto di riferimento ben oltre i confini nazionali. A ricordare la figura di Zanesco, come uomo e come medico, nelle ore successive alla sua morte ci sono colleghi, professionisti, ma anche molti genitori di bambini di cui Zanesco si è preso cura nei molti anni trascorsi in corsia, oltre che molti pazienti di allora, oggi adulti, che grazie anche alla tenacia di Zanesco sono riusciti a superare la malattia. Nonostante non abbia mai operato nelle strutture vicentine, sono molte le persone legate al professionista padovano anche nella provincia berica, in particolare chi ha dovuto affrontare un percorso di cura, ma anche chi, assieme a lui, ha contribuito a far diventare realtà il progetto della “Città della Speranza”.

La Fondazione, nata nel 1994 grazie all’impegno dell’imprenditore vicentino Franco Masello, ha subito reso omaggio a uno dei suoi fondatori con parole di stima e di grande riconoscenza. «È venuto a mancare il prof. Luigi Zanesco, una figura di riferimento non solo per l’oncoematologia pediatrica di Padova ma anche per la nostra Fondazione - si legge in una nota - È con lui che abbiamo mosso i primi passi, con lui abbiamo creato un rapporto unico, continuato anche quando ha lasciato il suo incarico e gli è succeduto prima il prof. Carli e poi il prof. Basso. Sicuramente l’oncoematologia oggi non sarebbe la stessa senza Zanesco e probabilmente neanche la nostra Fondazione sarebbe quella che oggi è. Migliaia di famiglie e di bambini che oggi sono diventati adulti gli devono molto. La ricerca pediatrica, come la conosciamo, oggi gli deve molto, anche a livello internazionale. Noi come Fondazione non possiamo che dirgli grazie per tutto quello che ha fatto e per l’eredità che ha lasciato. Il fondatore Franco Masello, il presidente Andrea Camporese, i consiglieri e i volontari della Fondazione e dell’Istituto di Ricerca Pediatrica si stringono attorno alla famiglia. Grazie di tutto, Prof».

Cordoglio è stato espresso anche dal presidente della Regione Luca Zaia, con un «addio all’angelo dei bambini sofferenti». «Ci ha lasciati un grande clinico, ma sono certo che tutto il mondo della sanità saprà ricordarlo e onorarlo nel futuro, grazie all’eredità che il professor Zanesco oggi ci lascia: una straordinaria attività clinica e scientifica che ha trasmesso con impegno a 360 gradi», aggiunge.

Zanesco, come ricorda l’Azienda ospedale-università di Padova, si è laureato a Padova negli anni Sessanta, specializzandosi poi sotto la guida del prof. Ernesto Sartori. «Dopo un periodo in Sardegna - ripercorre la struttura - aveva scelto di tornare nella città del Santo per intraprendere un instancabile lavoro di cura e ricerca. Nel 2005 si è ritirato, per raggiunti limiti di età, non prima di aver fondato anche la sezione veneta dell’Ail e contribuendo a fondare anche la Città della Speranza».  

Alessia Zorzan

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