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La Regione stanzia 655 mila euro

Prevenzione e banca dati: due progetti veneti per conoscere e combattere il Coronavirus

Prenderanno il via a breve in Veneto due nuovi progetti per sviluppare la conoscenza delle caratteristiche del Covid-19 e le sue interazioni con la popolazione. Li ha approvati e annunciati la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, stanziando 665mila euro. Si tratta di un "Progetto per valutare la prevalenza e la diffusione di Sars-Cov-2 nella popolazione", in collaborazione con l’Università di Padova (185mila euro di finanziamento) e della "Creazione di una banca dati regionale delle sequenze di Sars-Cov-2 isolati in Veneto", a cura dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie (257mila euro all’Izs e 223mila alle Ulss che vi collaboreranno).

 

«Mentre affrontiamo con la sanità ospedaliera e territoriale e con attività di prevenzione la seconda fase acuta del virus - dice Lanzarin - con questi due progetti guardiamo anche al futuro. Studieremo diverse situazioni mai affrontate organicamente finora, lavoreremo su dati che saranno acquisiti per dare nuove risposte e creare conoscenze sul Covid e sulla popolazione, creeremo la prima Banca dati regionale sui casi isolati in Veneto». «La forza iniziale di questo virus - prosegue - è stata quella di essere assolutamente sconosciuto. Stiamo pagando un doloroso tributo di malati e vittime, ma ora si apre un’altra fase: come qualsiasi nemico, più lo conosci a fondo, più hai possibilità di batterlo. È ciò che stiamo facendo in Veneto contro il Covid». Il progetto dell’Università di Padova, che sarà coordinato dalla Direzione regionale Prevenzione, in collaborazione con Azienda Zero e con il Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e di Sanità pubblica dell’ateneo, intende analizzare alcuni aspetti (screening, prevalenza, contact tracing e vaccinazione) molto rilevanti per la prevenzione, nell’ottica di fornire elementi utili ad adeguare la programmazione al variare dello scenario epidemiologico.

 

L’obiettivo generale è quello di uno screening sulla popolazione in generale intercettando in modo attivo i soggetti asintomatici in contesti ad elevata affluenza. Due sono gli obbiettivi specifici: valutare le modalità di circolazione del virus in vari scenari sviluppando modelli di diffusione sulla base dei dati raccolti dai Dipartimenti di Prevenzione; creare un supporto alla programmazione dell’offerta vaccinale, valutando le coperture per la categoria specifica, per classi di età e per condizioni di rischio. La stima dei soggetti da arruolare è di almeno 3.011 persone, su base volontaria. Intanto, l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie lavorerà alla creazione di una Banca Dati Regionale delle sequenze di Sars-Cov-2 isolate in Veneto, partendo dal presupposto che il sequenziamento del genoma del virus svolge un ruolo cruciale nel definire le dinamiche di evoluzione, trasmissione e diffusione del virus.

 

Nella Banca Dati verranno raccolte e analizzate le sequenze di un campione rappresentativo di Sars-Cov-2 isolate dalle Ulss del Veneto. Sarà chiesto inizialmente a ciascuna Ulss di inviare 20 campioni, selezionati per data di raccolta, collezionati durante tutto il periodo di circolazione del virus, prima, durante e dopo il lockdown, per creare una base storica per il Covid. Ulteriori campioni potranno essere richiesti a ciascuna Ulss secondo precisi criteri clinici, per verificare l’emergere di varianti del virus.

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