<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Salute

Pfas, in Veneto avviato un nuovo screening di massa. Già 80 mila cittadini sottoposti alle ricerche

La Regione risponde alle affermazioni che «non sarebbero stati condotti sufficienti studi sugli effetti dell’esposizione a sostanze perfluoroalchiliche»

È già in corso la seconda tornata di inviti per le che vogliono sottoporsi allo screening di massa sui Pfas in Veneto. E più di 16 mila persone sono state esaminate finora in questa seconda tornata. La prima si è conclusa a giugno 2023 con più di 64.000 persone sottoposte alle indagini epidemiologiche. La Regione risponde così alle affermazioni che «il Veneto avrebbe omesso di condurre sufficienti studi epidemiologici per valutare gli effetti sulla salute dell’esposizione a sostanze perfluoroalchiliche (PFAS)».

80 mila cittadini del Veneto già sottoposti allo screening Pfas

La direzione Prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria ribadisce, dunque, con una nota, che sono numerose le indagini promosse con finanziamenti regionali e in collaborazione con le massime autorità in ambito sanitario, come l’Istituto Superiore di Sanità, Università degli Studi di Padova, Enti regolatori europei negli ultimi 10 anni. Oltre che con i rappresentanti della comunità scientifica. Un panel di esperti di assoluto rilievo.

Le azioni per dare risposte all'inquinamento Pfas in Veneto

Sin dalle prive evidenze dell’inquinamento la Regione ha avviato una serie di azioni per dare risposte all’emergenza. «Il confronto con l’Istituto superiore di sanità è continuo: sono state avviate tutte le attività di valutazione epidemiologica e di valutazione di esposizione del rischio ritenute necessarie. I risultati, man mano, sono stati divulgati e resi disponibili alla popolazione. L’impegno della Regione Veneto è proiettato anche al futuro: saranno portati avanti tutti gli ulteriori approfondimenti epidemiologici che si dovessero ritenere da attuare» continua la nota.

I diversi filoni di ricerca e le indagini epidemiologiche

A gennaio 2017 ha preso avvio il Piano di sorveglianza sanitaria da parte della Regione e delle Aziende sanitarie. E la prima tornata di inviti si è conclusa a giugno 2023.

  • Biomonitoraggio umano: studio coordinato dall’Istituto superiore di Sanità negli anni 2015-2016; Piano di sorveglianza sanitaria sulla popolazione esposta (DGR 2133/2016 e ss.mm.ii.) e sui lavoratori della ditta RIMAR-MITENI (DGR 1191/2017, DGR 1495/2019); studio di biomonitoraggio sul comune di Trissino (DGR 801/2021);
  • studi sul profilo di salute della popolazione esposta in relazione a mortalità, prevalenza di patologie cronico-degenerative, incidenza di tumori, esiti materno-infantili;
  • studio di coorte occupazionale sui lavoratori della ditta RIMAR-MITENI;
  • studio sull’associazione tra concentrazioni sieriche di PFAS e biomarcatori, basato sui dati raccolti attraverso il Piano di sorveglianza sanitaria regionale.


Tutti i risultati on line disponibili ai cittadini

I rapporti tecnici delle indagini effettuate sono reperibili sul sito Internet istituzionale della Regione del Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/sanita/pfas-popolazione-esposta). «Le attività di ricerca hanno prodotto numerose pubblicazioni scientifiche su riviste specializzate, che hanno contribuito alle conoscenze della comunità scientifica internazionale sugli effetti sanitari delle sostanze PFAS» conclude la nota.

Suggerimenti