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L'ordinanza in Veneto

Obbligatori guanti
e mascherine
Le nuove misure

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Un supermercato di Vicenza
Un supermercato di Vicenza
Un supermercato di Vicenza
Un supermercato di Vicenza

Il Veneto rinnova l’ordinanza delle restrizioni per il Coronavirus fino al 13 aprile. Lo ha annunciato il governatore Luca Zaia. 

 

IL TESTO DELLA NUOVA ORDINANZA

 

Dopo aver specificato che il provvedimento degli spostamenti entro 200 metri da casa, che rimane in vigore, va inteso come distanza in linea d’aria, il Governatore ha elencato le principali novità della nuova ordinanza, che si possono così riassumere:

 

  • I mercati all’aperto o al chiuso, o analoghe attività di vendita su area pubblica o privata di generi alimentari, possono rimanere attivi, ma solo nei Comuni nei quali sia stato adottato dai Sindaci un apposito Piano, consegnato ai commercianti, che garantisca una chiara perimetrazione, con una sola entrata e una sola uscita controllate da polizia locale o vigilanze private che controllino il distanziamento sociale, l’accesso all’area di vendita, e il rispetto del divieto di assembramento.

  • Sia i venditori ai banchi, sia i clienti, oltre che rispettare le distanza di sicurezza di almeno un metro dovranno essere muniti di mascherine e guanti protettivi. La regola, peraltro, vale per tutti gli esercizi commerciali aperti.

  • Come nella precedente ordinanza, i supermercati rimarranno chiusi la domenica. Nei giorni di apertura, clienti e operatori dovranno indossare guanti e mascherine. Qualora gli avventori non ne fossero in possesso, dovranno comunque coprire naso e bocca in modo efficace. Nei negozi di vendita di alimentari sarà inoltre possibile l’acquisto di materiali di cancelleria, necessari ai ragazzi per le loro attività di studio

  • E’ ammessa la realizzazione di opere di protezione civile urgenti, purchè gli operatori indossino tutti gli strumenti di protezione previsti.

  • L’attività florovivaistica rimane in funzione esclusivamente per la consegna a domicilio.

  • Sono consentite le attività di manutenzione delle aree verdi pubbliche e private per interventi di urgenza volti alla prevenzione dei danni alle persone e al patrimonio arboreo e naturale, ivi comprese, esemplificativamente, le aree turistiche.

  • Infine, per raccogliere offerte a sostegno degli immensi costi che sta sostenendo la sanità, come già detto, le somme che verranno raccolte con l’emissione delle ammende per la violazione delle norme, saranno versate sul conto corrente attivato dalla Regione. IBAN IT 41 V 02008 02017 000100537110 – causale “violazione ordinanze regionali Covid-19”.

 

Così invece il governatore Zaia durante in consueto punto stampa fatto nella sede dell’unità di crisi regionale a Marghera con al fianco, come sempre, gli assessori Manuela Lanzarin (Sanità) e Gianpaolo Bottacin (Protezione Civile)

 

«SERVE ANCORA SACRIFICIO»

«Per il primo giorno i dimessi superano i ricoverati. La sfida adesso è tutta nostra, serve un sacrificio che diventa un grande investimento»

 

ORDINANZA RINNOVATA FINO AL 13 APRILE

«Rinnoviamo e proroghiamo la vecchia ordinanza fino al 13 aprile: non si va al supermercato la domenica, restano le distanze dei 200 metri dall'abitazione all'interno dei quali si può fare attività motoria ma non in gruppo».

 

GUANTI E MASCHERINE OBBLIGATORI

«Al mercato all'aperto e al supermercato si va solo con mascherine e guanti. Chi non dovesse avere la mascherina può utilizzare un foulard per coprire la bocca».

 

RESTRIZIONI MERCATI ALIMENTARI

I mercati alimentari al chiuso o all’aperto potranno continuare ad essere aperti solo con specifiche ordinanze dei sindaci. Lo annuncia Zaia, specificando le ulteriori restrizioni previste dall’ordinanza Coronavirus rinnovata sino al 13 aprile. I mercati dovranno essere perimetrati, avere un unico accesso e uscita, avere una sorveglianza pubblica o privata che garantisca la distanza sociale, non potranno avere assembramenti. I venditori e compratori dovranno avere guanti e mascherine. 

 

GARDEN CENTER CHIUSI AL PUBBLICO

Chiusi i vivai, ammesse solo le consegne a domicilio.

 

IL PRIMO MAGGIO ANCORA CHIUSI IN CASA?

«Io tifo perché si possa ripartire dopo Pasqua. Per giustificare un'ulteriore chiusura servono dati scientifici a supporto»

 

«A EMERGENZA FINITA RIPARTIAMO CON L'AUTONOMIA»

«Sia chiaro, quando verrà dimesso l'ultimo paziente Covid riparte la partita dell'automia. Che qualcuno non pensi che ce ne siamo dimenticati»

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