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«No deciso alle larghe intese Berlusconi ha un altro asso»

L'INTERVISTA. L'ex ministro è capolista Pdl per la Camera. «Tosi? Forse vuole la Lega sconfitta»
«Ricordatevi il 2006 Quanto a Monti, sospetto che voglia portare voti a Bersani per farlo vincere»
Giancarlo Galan (Pdl)
Giancarlo Galan (Pdl)
Giancarlo Galan (Pdl)
Giancarlo Galan (Pdl)

Antonella Benanzato PADOVA Nessuna ipotesi di governo di larghe intese per Giancarlo Galan, capolista per il Pdl alla Camera “Veneto 1” e quindi sicuro eletto a Montecitorio. Nessuna “strana maggioranza” 2.0. L'ex governatore del Veneto ed ex ministro dei Beni Culturali sospetta, però, che la mossa del premier uscente Mario Monti sia quella di portare una parte dei suoi voti al leader del Pd, Pier Luigi Bersani «per consentirgli di governare». L'ex doge del Veneto non esclude neppure che qualcuno in casa Pdl possa tradire. Ma il suo partito corre per vincere, altrimenti starà all'opposizione. Si parla di manovre diversive da parte del Cavaliere per escludere le ali estreme della Lega e della sinistra vendoliana per formare un ipotetico governo di larghe intese. Ma neanche per sogno. Può darsi, anzi sono quasi sicuro, che Monti possa dare una parte dei suoi voti a Bersani per consentirgli di governare. Certo, può darsi che qualcuno dei nostri si venda... Ma per quanto mi riguarda se non vinceremo, staremo all'opposizione. E in ogni caso un governo di larghe intese io non lo farò. Ma per governare... Guardi, non c'è bisogno di larghe intese. C'è già Monti che porta voti a Bersani. Dopodiché, questo non vuol dire che se non saremo al governo non potranno esserci convergenze su temi cruciali come la legge elettorale. Monti a Verona ha ribadito che non c'è alcun accordo sotterraneo col Pd di Bersani. Dico al professor Monti che non ci prenda in giro. Per fare questo accordo è andato a chiedere la benedizione alla Merkel. Non può venire in Veneto a criticare i provvedimenti che lui stesso ha varato. A dire che modificherà l'Imu o ridurrà le tasse, perché vuol dire che fino ad ora ci ha presi in giro ed è bene che sappia che ai veneti non piace essere presi per i fondelli. Berlusconi ha un'altra proposta oltre all'Imu, quella dell'emissione di bond per pagare il debito. Sulle proposte choc di Berlusconi, quella sui bond non è una novità se ne era già parlato nella scorsa legislatura ed era un modo per chiedere fiducia agli italiani. Il ritorno in campo di Berlusconi sta facendo avanzare il Pdl, come immaginavo. Del resto, di conigli nel cilindro ne ha a iosa e prossimamente ne uscirà uno di grosso. Un coniglione, un'altra proposta-choc? Esattamente. Si faccia mente locale. Basta tornare nel 2006 e proprio a Vicenza quando Berlusconi, di fronte all'Assemblea di Confindustria a Montezemolo e Della Valle, fece scattare l'applauso convinto di 4.500 imprenditori. Dissero che fui io a portargli la clac. Quella rimonta cominciò a dieci giorni dal voto. Oggi, la rimonta del Cavaliere è iniziata da Santoro a 40 giorni dalle elezioni. D'accordo, ma al convegno dei costruttori l'accoglienza nei confronti del leader del Pdl è stata tiepida. Non ne so nulla. So che se ci andassi io dai costruttori mi accoglierebbero festosi. Il Veneto, quando io ero presidente, è stata l'unica regione a fare un Piano Casa che ha visto il 50% in più di realizzazioni. Certo, non è stato così in altre regioni italiane. L'edilizia è stata distrutta, massacrata. Se fossi un costruttore sicuramente me la prenderei con lo Stato. Sabato Berlusconi sarà in visita a due aziende leader, cosa prometterà agli imprenditori? Dirà loro che ci sono tutte le possibilità per fare al meglio impresa. E con noi al governo lo si potrà fare in libertà con meno tasse e meno vincoli burocratici. Non è un caso che la scelta delle imprese sia caduta su Maschio Gaspardo, leader nel settore della tecnologia per l'agricoltura, e Green Power, un'impresa specializzata in energia alternativa che ha assunto 1.200 persone negli ultimi due anni. Anche i vostri alleati della Lega, almeno in Veneto, esprimono perplessità per le proposte di Berlusconi. Come il sindaco di Verona, Flavio Tosi. Ho sempre detto che Tosi è spregiudicato. È alla ricerca di un futuro, magari di fare il presidente del Veneto. Si è accorto, però, di non avere più un partito alle spalle e cerca di lanciare la lista Tosi. Se devo dirla tutta, non so se sia contento che Maroni vinca... E Zaia che afferma che un leghista l'Imu la toglie e basta? Che vi appropriate dei temi del Carroccio? Certo, le idee geniali della Lega... Tutte dei grandi successi, a cominciare dai ministeri distaccati a Monza fino alla legge sulle ronde avviata grazie all'intervento del loro amico Tremonti. Ronde mai esistite...COPYRIGH

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