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Veneto

Niente Comunione al figlio gay, i genitori fondano l'associazione "Siamo tutti figli di Dio"

Sacerdote negò l'eucarestia ad un 16enne di Mestre
Sacerdote negò l'eucarestia ad un 16enne di Mestre
Sacerdote negò l'eucarestia ad un 16enne di Mestre
Sacerdote negò l'eucarestia ad un 16enne di Mestre

Il sacerdote nega la Comunione al figlio sedicenne gay, i genitori fondano un'associazione Lgbt con il nome "Siamo tutti figli di Dio". A raccontarlo il padre del giovane di Mestre al Gazzettino: «Quando mio figlio a 16 anni ha confessato di essere omosessuale, il sacerdote non gli ha concesso l’assoluzione, e la domenica gli ha negato la comunione, di fronte a tutta la comunità». La famiglia del ragazzo, che preferisce restare anonima per eludere intimidazioni già subite, in seguito a quest'episodio scelse di lasciare la Chiesa per stare vicina al figlio. Poi l'incontro che cambiò tutto con genitori che soffrivano per le stesse esperienze. A quel punto, dopo 20 anni,  marito e  moglie si sono messi in gioco, costituendo un gruppo di genitori cattolici, un'associazione di mutuo-aiuto, per sostenere  la battaglia per il riconoscimento e l’accettazione dei propri figli Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender). «“Tutti figli di Dio” - spiega il genitore - usa il termine omoaffettivi perché questi ragazzi nascono così, con un’affettività diversa e se il Signore li ha creati in questo modo perché dobbiamo discriminarli?».

L'associazione veneta ha già ottenuto di essere ricevuta dal Papa, dal patriarca di Venezia e dal vescovo di Treviso. «Ci hanno concesso importanti aperture - rivela il genitore - anche se non sarà facile passare dalle parole ai fatti».

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