«Sono veramente addolorato e colpito, anche perché un po' mi rivedo in Carlo Alberto, nei racconti dei suoi compagni di classe e dei ragazzi del primo livello delle Fiamme Oro». Lo scrive Marcell Jacobs, olimpionico nei 100 metri e nella 4x100 a Tokyo, in una lettera in ricordo del 12enne, come lui appartenente alle Fiamme Oro, morto dopo un arresto cardiaco in una corsa campestre a Vittorio Veneto (Treviso).
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«Un piccolo grande atleta - prosegue Jacobs - che lascia solo bei ricordi nei suoi amici e insegnanti, che amava lo sport in tutte le sue forme, dalla corsa alla bicicletta. Che si divertiva, come me quand’ero piccolo, a lanciare il vortex. So quanta felicità deve aver provato nel fare quello che faceva sul campo e in pista. Sono vicino e vorrei dare un abbraccio commosso, da genitore di tre figli piccoli, al papà Dino Massimiliano, alla mamma Valentina e alla sorella Clementina. A tutti i suoi compagni e alla meravigliosa comunità delle Fiamme Oro, piccoli e grandi, alla quale mi onoro di appartenere. È in questo momento che si deve sentire tutto il nostro calore, non solo oggi ma domani, dopo, quando sarà ancora più difficile accettare l’ingiustizia di quello che è successo. Ciao Carlo Alberto, ti porto nel mio cuore, resti nel cuore di tutti noi», conclude.