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I dati veneti

Mortalità e coronavirus: nell'Ulss 8 Berica a novembre +57%. Il report regionale

I dati sulla mortalità in Veneto

Nel corso della conferenza stampa di Luca Zaia, è intervenuta anche la dottoressa Francesca Russo, responsabile del servizio di salute e prevenzione della Regione Veneto, spiegando i dati, elaborati dal servizio epidemiologico regionale, sulla mortalità assoluta e su quella legata al coronavirus. 

Da un confronto tra il numero assoluto di decessi in Veneto registrati nel periodo 1 gennaio-30 novembre 2020 e i dati del triennio 2017-2019, risulta che «nella fase 1 c'è stato un notevole incremento della mortalità complessiva, in particolare nel corso della seconda metà del mese di marzo (+39%) e nella prima metà di aprile (+38%), rispetto allo stesso periodo nel triennio 2017-2019». Se nel corso dell'estate e fino a settembre si è registrato un seppur contenuto aumento (+5%), la mortalità è ripresa a crescere in maniera consistente a partire dalla seconda metà di ottobre. «A fine ottobre abbiamo un +10%, mentre nella prima metà di novembre un +32%, per poi arrivare, nella seconda metà di novembre, fino a un +44%».

 

 

Nelle analisi per Ulss, l’incremento maggiore nei mesi di marzo ed aprile si è registrato nella Scaligera (+42%); nel mese di novembre (dati provvisori) le aziende che hanno riscontrato il maggior aumento di mortalità sono la Dolomiti (+51%), l'Ulss 8 Berica (+57%) e la Scaligera (+59%). Considerando l’intero periodo 1 gennaio-30 novembre, l’aumento della mortalità è particolarmente marcato nell’Ulss Scaligera (+15%), nell'Ulss 7 Pedemontana (+13%), e nella Serenissima (+12%). 

 

 

Mortalità e fasce d'età. I tassi di mortalità specifici per Covid (causa iniziale) aumentano con l’età più rapidamente nel sesso maschile che in quello femminile. Nella fascia 50-69 anni, il 13% di tutti i decessi negli uomini è dovuto a Covid-19, contro il 5% nelle donne; nella fascia 70-89 anni tale quota è pari al 15% negli uomini e all’11% nelle donne. 

 

Incidente del virus. In quest'ultima fase il maggior numero dei contagi riguarda la fascia compresa tra i 25 e i 64 anni, mentre l'età media dei ricoveri è di 75 anni. 

 

Patologie croniche. Come ha spiegato la dottoressa Russo, «è aumentata la mortalità anche per altre patologie: diabete, patologie respiratorie, cardiovascolari e cerebrovascolari: tutti quelli che avevano patologie pregresse sono morti, forse qualcuno per Covid non diagnosticato. Sono dati in corso di valutazione. Il virus può peggiorare le malattie croniche».

 

Bambini e Covid. «I bambini fino ai 14 anni non presentano quadri clinici preoccupanti anche se positivi, ma possono fungere da vettore del virus, ma più sono piccoli meno possono diffondere il contagio».

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