<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Veneto

Medici no-vax, Zaia: «Avanti con le sospensioni»

Sulle sospensioni di medici e sanitari che non si sono ancora vaccinati «la situazione si è chiarita. Ieri a livello nazionale gli assessori alla salute delle Regioni hanno deciso che si va avanti».

Così il governatore  Luca Zaia ha risposto ai cronisti sul proseguimento o meno dell’iter già avviato da alcune Ulss per sospendere dal lavoro i sanitari no-vax.

«Chiariamo però - ha premesso Zaia - Le sospensioni sono attuate dai datori di lavoro, che sono i dg delle Asl, non le decide Zaia o l’assessore Lanzarin, ogni direttore decide per i suoi dipendenti. La legge è chiara, prevede l’attivazione di tutta una procedura».

«Noi - ha ricordato il presidente - abbiamo chiesto la sospensione momentanea dei provvedimenti, perché avevamo avuto notizia che in Emilia Romagna il Tar potesse aver dato la sospensiva ai ricorrenti. Volevamo vedere
la sentenza per vedere quale fosse l’errore formale. Poi, ieri, si è chiarita questa situazione».

Quanto ai provvedimenti già in corso in regione, Zaia ha spiegato che «non c’è solo Vicenza, vi sono anche le altre Usl che hanno inviato lettere di contestazione, offrendo date per la vaccinazione. C’è anche chi si sta vaccinando, attendiamo. L’invito è a non farne una guerra di religione e di fare la vaccinazione, sarebbe un bel segnale». Sulle conseguenze di eventuali grossi numeri nelle sospensioni di medici o infermieri, Zaia ha osservato che «I direttori dovranno modularle anche in funzione delle sostituzioni per le ferie di questo periodo, o guardando alle figure strategiche nei reparti».

 

Leggi anche
Covid, sospesi i primi 34 operatori sanitari "no vax" dell'Ulss 8

 

Suggerimenti