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Veneto

Marmolada, valanga a 800 metri dalla tragedia di luglio. Travolto scialpinista padovano

Il 30enne è stato estratto incolume dalla neve dai compagni e portato con l'elisoccorso in ospedale per accertamenti.
Una valanga si è staccata dalla Marmolada, nella zona di Pian dei Fiacconi, sul versante Trentino
Una valanga si è staccata dalla Marmolada, nella zona di Pian dei Fiacconi, sul versante Trentino
Una valanga si è staccata dalla Marmolada, nella zona di Pian dei Fiacconi, sul versante Trentino
Una valanga si è staccata dalla Marmolada, nella zona di Pian dei Fiacconi, sul versante Trentino

Una valanga con un fronte di circa 30 metri ed una lunghezza di circa 300 metri si è staccata nella tarda mattinata di oggi lungo il versante trentino della Marmolada, nella zona del Pian dei Fiacconi, sotto il Sass Bianchet, a circa 800 metri dalla tragedia causata dal distacco del seracco dello scorso 3 luglio dove persero la vita 7 vicentini, in una zona che non è attualmente interessata da divieti.

Il distacco nevoso ha travolto parzialmente uno scialpinista di 30 anni, residente in provincia di Padova, che si trovava a una quota di 2.800 metri, circa 200 metri più a monte del rifugio Pian dei Fiacconi. L’uomo, risultato incolume ad una prima analisi, è stato estratto dalla neve dai tre compagni, ed è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Cavalese per accertamenti.

La centrale di emergenza ha allertato il sistema trentino di Protezione civile con l’area operativa settentrionale del Soccorso alpino e speleologico verso le 12, chiedendo l’intervento dell’elicottero, mentre gli operatori della Stazione Alta Val di Fassa si sono portati in piazzola a Canazei e due unità cinofile si sono rese disponibili a Moena. L’elicottero è salito in quota e ha calato con il verricello il tecnico di elisoccorso con l’equipe sanitaria per recuperare la persona travolta. I tre compagni hanno deciso di scendere in autonomia a valle.

In un secondo tempo, un operatore della Stazione Alta Fassa è stato trasferito in elicottero sul posto per verificare insieme al tecnico di elisoccorso che non ci fossero altre persone coinvolte. L’intervento si è concluso intorno alle 13.10, senza il bisogno di coinvolgere le unità cinofile.

L'imbiancata delle scorse ore, intanto, potrebbe non bastare per far aprire la stagione dello sci sulla Marmolada, dopo lo stop imposto dalla tragedia del 3 luglio scorso che costò la vita a 11 alpinisti travolti da una massa di ghiaccio e pietre.  Niente Ponte dell'Immacolata sulla neve, quindi, per quanti speravano di lanciarsi lungo le piste del comprensorio. A modificare le date di apertura delle strutture è stato nelle ultime ore il Consorzio Dolomiti Superski.

Al momento slitta al 22 dicembre l'utilizzo delle tre funivie che portano al ghiacciaio. Attivi, invece, gli impianti del Falzarego e 5 Torri nel comprensoroio di Cortina.

 

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