Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, con proprio decreto, ha dichiarato lo stato di crisi a seguito dei violenti nubifragi con grandinate e forti raffiche di vento che ieri hanno interessato alcune zone della regione, in particolare le province di Vicenza, Verona e la zona di Porto Tolle (Rovigo).
Il decreto rimarrà "aperto" in attesa che i comuni interessati effettuino le ricognizioni e il censimento dei danni
provocati dal maltempo a opere pubbliche e ai privati. Contestualmente, Zaia ha avviato le procedure per lo stato di
calamità naturale, per il ristoro ai danni che hanno interessato le attività agricole.
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Sono stati oltre 200 gli interventi dei vigili del fuoco a fronte di oltre 500 chiamate per il maltempo. I danni maggiori sull'Altopiano di Asiago e sul lago di Garda. Il dispositivo di soccorso dei pompieri è stato rinforzato con il trattenimento in turno del personale smontante. Gli interventi hanno riguardato soprattutto allagamenti, rimozione pali, cartellonistica, taglio rami e piante pericolose. Molte richieste d’intervento si sono risolte in modo autonomo con il miglioramento delle condizioni meteorologiche.
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