Il presidente della Regione Luca Zaia in diretta per un aggiornamento sull'emergenza Covid in Veneto. Alla conferenza interverranno anche il professor Vincenzo Baldo, del dipartimento di Medicina Molecolare, Sezione di Sanità Pubblica, dell’Università di Padova e òla dottoressa Russo.
LE PROPOSTE. «Pian piano sembra che stiamo arrivando a temi che avevamo avanzato tempo fa». «Domani o dopodomani - ha aggiunto - il ministro sembra che voglia fare una riunione urgente, intanto hanno parlato i sottosegretari. Sta diventando importante il tema dell’autotest, di cui parliamo da 22 mesi». «La mole di asintomatici ci induce a fare delle riflessioni che prima sarebbe stato poco scientifico affrontare». «Sappiamo - ha precisato Zaia - che anche l’asintomatico contagia, ma sappiamo anche, e ci sono studi, che molti sono non contagiosi. Abbiamo fatto proposte per la modifica della definizione di caso, come dice l’Ecdc, per l’utilizzo dei fai-da-te, avendo più fiducia nei cittadini, e quella dei tamponi a fine quarantena, da fare in farmacia o dal dottore, per la modifica del colore delle zone». «Siamo ancora preoccupati non stiamo abbassando la guardia, ma siamo sul crinale. Bisognerà capire se dopo c’è il precipizio o la terra salda. Penso che non possiamo far restare a casa mezzo Veneto, il mio pensiero - ha concluso - va alle imprese che sono in grande difficoltà».
TEST FAI DA TE «A oggi l’utilizzo dell’autotest non è autorizzato, non c’è nessuna carta sul territorio che permetta alla Regione un uso del genere». È il commento di Zaia, a proposito dell’iniziativa dell’Emilia-Romagna sugli autotest. «Noi - ha aggiunto - abbiamo interesse che questo decolli, vuol dire che c’è l’opportunità. Siamo pronti, ma c’è il problema della formula autorizzativa».
I DATI. Sono 6.381 i positivi nelle ultime 24 ore con 50.302 test. L'incidenza percentuale è 12,69. 887.888 i positivi da inizio pandemia. I ricoverati sono 1.971, più 38. Sono 205 in terapia intensiva, 1.766 in area non critica. I decessi sono stati 28, 63 le persone dimesse.
IL TREND. «È innegabile che da qualche giorno, tocchiamo ferro, sembra ci sia una fase di plateau, che la curva si sia raffreddata e appiattita, nel trend regionale e delle Ulss». «Questa settimana - ha proseguito - è quella cruciale, di certo. Abbiamo il dato negativo di 200 persone in terapia intensiva, ma d’altra parte ormai da una decina giorni siamo lì intorno. È chiaro che il vaccino ha fatto il suo lavoro. A oggi possiamo dire che abbiamo "scontato" i bagordi e le feste di Natale; nella contabilità sanitaria il paziente che entra adesso in ospedale non è reduce dalle festività, per questo la curva sembra si stia raffreddando. Occorre capire se questa settimana sia il giro di boa o preluda a scenari ancora non raffreddati».
ASSESSORE E DG POSITIVI L’assessore veneta alla Sanità, Manuela Lanzarin, e il direttore regionale della Sanità, Luciano Flor, sono positivi al Covid-19. «Sono asintomatici - ha detto Zaia - vaccinati con terze dosi. Mi hanno pregato di comunicarlo, e sono in buone condizioni».
VACCINAZIONI. «Le vaccinazioni procedono a spron battuto, già 3milioni e 200mila dosi booster. La copertura dei Veneti è dell'88%. Se continuerà così per metà febbraio avremo raggiunto il 90%».
INTERVENTO DELLA DOTT. RUSSO «La nostra prima richiesta è, nei dati, differenziare chi presenta sintomi e chi, invece, non ne ha. La colorazione delle zone non è più attuale. Chiediamo di adeguare gli indicatori allo scenario attuale. Quarantena: è diventata poco sostenibile a 10 giorni perché la maggior parte delle persone sono asintomatiche e perché è aumentata la copertura vaccinale. Lo scenario è totalmente cambiato e le misure vanno adeguate: anche per la scuola avevamo chiesto un modello più semplice».
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