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Il punto stampa

Zaia: «Le dosi ci sono per i richiami ma slittano le vaccinazioni over 80». Scuola, attesa per la sentenza del Tar

Zaia punto stampa 19 gennaio 2021

Luca Zaia in diretta oggi, martedì 19 gennaio 2021, per gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza Covid in Veneto. Si parlerà ancora di vaccini  che vede il Veneto penalizzato con una riduzione del 53% delle dosi. Incomprensibile per il governatore del Veneto il taglio delle quote. Richiesta una verifica legale. «Non cerco rissa», dice Zaia.

 

LA DIRETTA

 

I DATI

I tamponi molecolari fatti ad oggi sono 3milioni 598mila, i test rapidi 2milioni e 311mila (47mila nelle ultime 24 ore). Sono 957 positivi nelle ultime 24 ore ( 2,03% di incidenza), 300.127 i positivi da inizio pandemia, 63.171 oggi gli attualmente positivi. La situazioni negli ospedali: i ricoveri ad oggi sono 2.942 (500 letti liberi negli ospedali), 339 in terapia intensiva, 2.603 in area non critica. I decessi sono +162 decessi nelle ultime 24 ore (8.187 da inizio pandemia).

 

COVID IN VENETO

«La curva decresce - ha affermato Zaia -, speriamo continui questo trend: 339 terapie intensive fanno sì che siamo scesi sotto il valore massimo di marzo, registrato il 31 marzo di  356 pazienti in rianimazione». Continua: «La situazione negli ospedali è ancora pesante ma se continuiamo con questo bel lavoro di attenzione come cittadini è ragionevole pensare che se ne possa uscire, combinando questo dato alle vaccinazioni».

 

VACCINI

«Non possiamo andare avanti con questa modalità delle restrizioni. Bisogna investire al massimo sui vaccini. Oggi è slittata di 24 ore la fornitura prevista, per noi, per come siamo organizzati è un problema. E ieri sera ci hanno avvertiti di un taglio anche della fornitura della prossima settimana. Dobbiamo recuperare tutto il possibile per le seconde dosi, e abbiamo bisogno di 100mila dosi».

«Da 48mila dosi siamo passati a 22.330. La prossima settimana sembra che la riduzione ci sarà ancora; dovevamo avere 60mila dosi. Ovviamente ci orienteremo a somministrare le seconde dosi, ma avremo un buco di due settimane sulle nuove vaccinazioni, quindi chiuderemo questa fase a metà febbraio e non più a fine gennaio. Se si risolverà la partita degli altri vaccini in fase di autorizzazione, allora arriveranno tutte le dosi che ci servono».

 

STASERA RIUNIONE CON IL GOVERNO SUI VACCINI

Stasera alle 20.30 ci sarà una riunione delle Regioni con il governo sui vaccini. «Capiamo che le aziende che producono vaccini possono avere dei problemi ma dobbiamo risolverli e capire se non siamo stati gli unici ad avere tagli». «Non abbiamo letto il contratto con l'azienda che produce vaccini, ad oggi ci hanno detto solo che è stato un fulmine a ciel sereno non previsto, stasera capiremo meglio».

 

RIDISTRIBUZIONE MUTUALISTA DEI VACCINI

«Ho sollevato il tema della ridistribuzione mutualistica fra chi ha magazzino e non riesce a fare vaccini e quelle Regioni che hanno bisogno di dosi e non hanno problemi per farli. Il surplus deve essere ridistribuito a chi fa vaccini - ha detto Zaia in merito alla polemica sulla proposta di Letizia Moratti sulla distribuzioni delle fiale. «Non commento ciò che ha detto Moratti, dico quello che propongo io».

«Abbiamo chiesto ad Arcuri e sembra che la divisione sia arbitraria e stabilita direttamente dall'azienda. La suddivisione delle dosi ridotte è incomprensibile, non giustificabile rispetto a regioni a tagli zero o contenuti» ha ribadito Zaia.

 

LA PROPOSTA: PRODURRE VACCINI IN VENETO SU LICENZA

Lo ha suggerito oggi su Radio 24 l'immunologa di Padova Viola. «Se fattibile condivido questa idea, ma si tratta di un processo industriale, e immagino che sui nostri imprenditori lo scouting sia già stato fatto da Pfizer». Poi l'appello di Zaia: «Dico, comunque, a Pfizer che se ci fosse da dare una mano la Regione Veneto c'è, nell'ottica della salute dei cittadini. Anche con la finanziaria regionale. Per produrre vaccini per i veneti e per tutti gli italiani noi ci siamo».

 

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RICORSO SCUOLA

«Questa mattina ho firmato il mandato agli avvocati perché inviino la memoria al Tar, staremo a vedere. Noi portiamo argomentazioni non politiche ma di valutazioni fatte sulla base dei criteri di sanità pubblica. Sottolineo che siamo pronti sul fronte dei trasporti, 4 giorni per dare il via al piano ma spero che questo ricorso vada valutato profondamente. Non si può risolvere con una sentenza che non capisca in modo specifico il perché si siano fatte certe scelte».

Ancora Zaia sul ricorso al Tar: «E se il Tar si esprimesse a favore delle famiglie che hanno presentato ricorso leggeremo bene il dispositivo per poi decidere se ricorrere o non fare nulla. Credo che tra stasera e domani arrivi la sentenza, noi la memoria la presentiamo oggi pomeriggio».

Ieri sera la riunione con i governatori delle Regioni. «Resto convinto che il parere del Cts è stato chiesto dal ministro Speranza, non dalle Regioni, quindi il nostro interlocutore resta il ministro che dovrà notificarci le eventuali sue decisioni in base al parere del Cts». 

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