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Veneto

Infermiera incinta chiede al paziente di indossare la mascherina: lui le tira un pugno

L'aggressione in un ambulatorio integrato di Mira, nel Veneziano.
Foto Ansa
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«Il problema della violenza nei confronti degli operatori sanitari è in pericoloso aumento ed è assolutamente inaccettabile. Nel caso della collega che operava medicina di gruppo integrata di Mira, inoltre, l’aggressione è ancora più grave vista la condizione della professionista:
incinta da diversi mesi
». La presidente provinciale di OPI (Ordine delle professioni infermieristiche) Venezia, Marina Bottacin, esprime così la sua vicinanza alla collega aggredita ieri e ai suoi familiari.

Il fatto, riferisce Bottacin, è avvenuto in un ambulatorio integrato di Mira, nel Veneziano. Un uomo sui 75 anni sarebbe entrato trafelato chiedendo di misurargli la pressione in modo urgente. Era però fuori dall’orario di ricevimento del suo medico di base e quindi inizialmente era stato fermato. All’interno degli studi, intanto, c’era A.M, un’infermiera che stava lavorando a computer. Sentendo le richieste piuttosto accese del paziente all’ingresso ha deciso di farlo entrare e di occuparsi personalmente di lui misurandogli la pressione. La donna «ha chiesto al paziente di indossare la mascherina - spiegano dallo studio - quando glie lo ha ripetuto per la seconda volta l’uomo è andato su tutte le furie e le ha tirato un pugno. Lei è riuscita a schivarlo anche se solo in parte. C’erano altre persone in sala d’attesa che hanno sentito l’infermiera urlare e sono intervenute portando fuori l’uomo».

Dopo l’aggressione la donna si è recata al pronto soccorso per avere un referto ufficiale. Le sono stati dati 5 giorni di prognosi. «La solidarietà in questi casi si estende a tutti i professionisti che operano ogni giorno per migliorare le condizioni di vita dei pazienti e che, purtroppo sempre più spesso vengono trattati con poco rispetto e vengono aggrediti sia verbalmente che fisicamente. È una condizione - aggiunge Bottacin - che non possiamo più tollerare».

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