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Immagini esclusive

In video i giochi sulla neve di M49
«Papillon è un orso problematico»

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L'orso M49 filmato da Tommaso Borghetti
L'orso M49 filmato da Tommaso Borghetti
Orso M49 sul Carega (Tommaso Borghetti)

Il documento eccezionale ed esclusivo che pubblichiamo è stato realizzato da Tommaso Borghetti del Servizio forestale di Ala della Provincia autonoma di Trento. Ritrae l’orso M49 nel gruppo del Carega, nel valon di Campobrun sotto il rifugio Pompeo Scalorbi. Ore di appostamento, passione e indubbie capacità tecniche hanno permesso di riprendere da grande distanza e con discrezione l’orso nel suo ambiente naturale.

 

Le immagini presentano un quadro ideale e per certi versi idilliaco però non devono trarre in inganno. M49, già ribattezzato «Papillon»,  è un orso problematico pericoloso: non ha mai attaccato le persone, ma è protagonista di numerosissimi episodi di danneggiamento ad animali domestici e cose, l’unico degli 82-93 orsi della colonia che popola il Trentino ad avere queste caratteristiche “sopra le righe”.

 

L’impressione è che si stia scavando la fossa, per quanto si mostri simpatico e giocherellone nella sua vacanza sulla neve del Carega. Ha sfondato porte di malghe e rifugi ed è di gestione difficile se non impossibile. Lo scorso anno ha causato parecchi danni, con predazioni su bovini adulti e 16 incursioni fra malghe e baite.

 

Quest’anno, dopo il risveglio dal letargo, lo scorso febbraio, è già entrato in quattro malghe danneggiandole e sul Carega ha rotto infissi e porte in due rifugi e in una malga. Ha capito, nella sua intelligenza, che dietro le porte trova cibo e questa è diventata una pericolosa attitudine che in inverno fa solo danni materiali, ma durante la stagione dell’alpeggio potrebbe creare seri problemi sia al bestiame sia a pastori e mandriani. Il provvedimento che ha deciso di catturarlo e rinchiuderlo, firmato la scorsa estate dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, va nella direzione di contenere l’”esuberanza” di M49, prima che i danni diventino troppo seri e irreparabili. 

 

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Vittorio Zambaldo

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