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La visita al centro vaccinale di Marghera

Il generale Figliuolo: «Veneto numero uno per i vaccini agli over 80 e over 70». «A giugno oltre 20 milioni di dosi»

Visita del generale Figliuolo

Il commissario straordinario per la vaccinazione, gen. Francesco Paolo Figliuolo, è giunto stamani a Mestre, prima tappa della visita che compirà in Veneto alle strutture vaccinali. Dopo avere incontrato le autorità locali presso l’ospedale All’Angelo, Figliuolo è giunto al Pala Expo di Porto Marghera, il più grande hub regionale, che serve il territorio dell’azienda ULSS Serenissima.

Figliuolo è accompagnato dal presidente della regione Veneto Luca Zaia e dal capo della protezione civile, Fabrizio Curcio.

«Veneto primo in Italia per somministrazione in base alle dosi consegnate e per le somministrazioni a over 80 e over 70» ha detto Figliuolo.

«Non facciamo magazzino: quando serve la struttura commissariale fa proiezioni e si bilanciano i vaccini, con consenso delle regioni interessate - ha detto Figliuolo -. Nei giorni scorsi c’è stato un bilanciamento sud-sud tra Sicilia e Puglia. Ne faremo altri su AstraZeneca, in modo da vaccinare più possibile e non tenere nulla in cassa».

«Maggio è un mese di transizione, a giugno dobbiamo aprire le vaccinazioni ad altre fasce d’età e alle aziende». «Giugno deve essere il mese della svolta per dare la spallata definitiva e lasciarci indietro il periodo peggiore. Dobbiamo arrivare all’immunità di gregge, sono molto confidente che ci arriveremo tempi previsti»

«Per il mese di giugno l’intenzione della struttura commissariale per la vaccinazione è di dare una sorta di via libera parallela e multipla su tutte le classi di età, e aprire altri hub nelle aziende».
Questa programmazione, ha precisato Figliuolo, avverrà «quando avrò la programmazione certa dei vaccini in arrivo a giugno, se è coerente con le mie stime da 20 milioni di dosi in su, e una volta che saranno al sicuro gli Over 80, i fragili e
gli Over 65». Il Veneto, ha quindi ricordato, «ha a disposizione altri 65 huib nelle aziende, a livello nazionale sono altri 1.000, ma comunque sono subordinati all’arrivo dei vaccini. Tra il piano vaccini cadenzato e le misure di contenimento decise dal governo, c’è stata una caduta del 50% dell’ospedalizzazione e del 40% nelle terapie intensive. Questi numeri fanno sì che la popolazione abbia fiducia e le classi produttive intercettino - ha concluso - la ripresa economica a livello mondiale».

«Abbiamo già inoculato 2,2 milioni di dosi, in via teorica una testa su due ha avuto un incontro ravvicinato con il vaccino - ha sottolineato Luca Zaia -. Il commissario ha avuto modo di vedere di persona una macchina vaccinale con 1.300 persone schierate tutti i giorni. Abbiamo 60 centri vaccinali che ci permettono essere in testa alle classifiche nazionali. Sulle popolazioni target siamo a numeri straordinari. Possiamo dire che il Veneto ha svuotato gli ospedali su certe fasce d’età».

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