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Veneto

«I dati dimostrano che nelle scuole spuntano focolai»

I dati sono chiari: le scuole hanno riaperto a metà settembre, e in ottobre e soprattutto novembre il numero di contagi da coronavirus tra i ragazzi è salito a livelli che la primavera non aveva mai visto. E tra le province venete sono Treviso e Padova ad avere il maggior numero di casi, oltre 2 mila a testa di cui oltre 700 di “attualmente positivi”. Vicenza è al terzo posto, con 1.549 casi totali, di cui 450 attualmente positivi (a Venezia ora ce ne sono 494).

 

 

È lo stesso governatore Luca Zaia a diffondere i dati che ha fatto elaborare «sui bimbi positivi, da febbraio ad oggi. In totale sono 9431, ma il vero tema è che per classi di età in Veneto sono i ragazzi tra i 7 e i 14 anni ad avere il numero maggiore di “positivi”: «Sono quelli della fascia scolastica», rimarca Zaia: «Ne abbiamo 6.724, e gli attualmente positivi sono oltre 3 mila. E abbiamo studiato questi numeri perché adesso, come sapete, sono chiuse le scuole superiori. Si vede dai dati che proprio con l’inizio dell’anno scolastico c’è stato un aumento di contagi: non è un discorso contro la scuola ma abbiamo l’obbligo di dire come stanno le cose, quando ci si occupa di sanità pubblica».

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