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Da lunedì auto e camion sulla Pedemontana

Uno scorcio dell’alto del primo tratto della  Pedemontana veneta  che è pronto tra Thiene e Breganze. Da lunedì sarà aperto ad auto e camion
Uno scorcio dell’alto del primo tratto della Pedemontana veneta che è pronto tra Thiene e Breganze. Da lunedì sarà aperto ad auto e camion
Uno scorcio dell’alto del primo tratto della  Pedemontana veneta  che è pronto tra Thiene e Breganze. Da lunedì sarà aperto ad auto e camion
Uno scorcio dell’alto del primo tratto della Pedemontana veneta che è pronto tra Thiene e Breganze. Da lunedì sarà aperto ad auto e camion

La notizia attesa da mesi l’ha data ancora lui, anche se è sgusciata via in mezzo a molte altre frasi affidate ai suoi fan sui social: il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega e vincitore indiscusso delle elezioni di domenica. Già in autunno gli era capitato di annunciare sui giornali che si era segnato la data del 4 dicembre per venire ad inaugurare il primo tratto della Pedemontana Veneta. Andrà da Breganze al collegamento diretto con l’autostrada A31 Valdastico, con possibilità in caso di uscire al vicino casello di Thiene dell’A31. Era da inizio autunno che si sapeva che quel tratto era ormai pronto per le auto. Sembrò che dicembre fosse la data buona. Ma non se ne fece nulla, perché era venuta alla luce la grana famosa dei “computer”: l’asfalto e le opere tra A31 e Breganze erano praticamente pronte, ma i sistemi computerizzati per l’incasso pedaggi acquistati per la Pedemontana non si “parlavano” con quelli della rete autostradale italiana. Lo confermò Aiscat, l’associazione dei concessionari italiani: il sistema informatico scelto da Sis non risultava facilmente collegabile al sistema italiano perché basato su tecniche estere, ed era invece necessaria una interconnessione totale, senza caselli di ’uscita’ e caselli poi ’di ingresso’ ad altre autostrade. La Regione ipotizzò un’attesa almeno fino a febbraio. Silenzio, e rabbia, per altri mesi. PARLA SALVINI. Dal tetto del Viminale ieri, con un video lanciato su Facebook in cui spiegava agli italiani le mosse sulla flat tax e sull’Europa, Salvini ha alzato il sipario: «Io la settimana prossima sarò assieme a Luca Zaia in Veneto - ha annunciato - a inaugurare il primo tratto della Pedemontana, che farà viaggiare più velocemente tantissimi lavoratori, imprenditori, camionisti. C’è bisogno di fare, di costruire, di inquinare di meno, di spendere meno e di viaggiare più velocemente in sicurezza». Per la Pedemontana, in realtà, Salvini si è già speso. Era venuto già a fine agosto a firmare un patto con Zaia che era in realtà prima di tutto uno “scudo politico” rispetto ai fulmini che piovevano dagli alleati di governo dei 5Stelle. Fulmini che non sono mai finiti, per parola dei comitati ma anche di ministri: quello delle infrastrutture Danilo Toninelli che aveva alzato il tiro sulla Pedemontana e poi aveva riconosciuto che “era di competenza della Regione”, e adesso quello dell’ambiente Sergio Costa che in campagna elettorale ha lanciato accuse sui rifiuti trovati vicino al cantiere, accuse che Zaia non ha proprio mandato giù, rispondendo per le rime e preannunciando che andrà “fino in fondo” sula vicenda di un video accusatorio dei 5Stelle, rilanciato pure da Costa sui social. Anche lì intervenne Salvini, a due giorni dal voto: «Se c’è un’opera che sta andando avanti tranquillamente è la Pedemontana veneta, adesso è arrivato il ministro Costa a dire “blocchiamo e indaghiamo”. Se c’è un’opera dove nessuno protesta e che va avanti, non la blocchi». L’ANNUNCIO DELLA REGIONE. Salvini con l’annuncio (l’ha ribadito ieri sera in tv) ha preso in contropiede la Regione? Non si saprà mai. Fatto sta che alle 18.15 di ieri sera da Venezia un laconico comunicato ha ufficializzato l’annuncio che a Vicenza era atteso da mesi: «In data odierna la Struttura di progetto Pedemontana Veneta, svolti tutti gli accertamenti necessari, ha comunicato al Concessionario Spv spa l’autorizzazione alla messa in esercizio della prima tratta dell’infrastruttura viaria che si estende tra la A31 e Breganze. Domani (oggi) il concessionario emanerà e pubblicherà l’ordinanza che prevede l’apertura per lunedì alle 12». Nessuna parola ufficiale dal governatore Zaia o dalla Giunta. Tutto qui. Ma vale moltissimo: la Pedemontana veneta, che tanto ha fatto soffrire per i cantieri e perché è un’opera che la Regione ha messo nei suoi piani da 30 anni e ha seguito mille peripezie, apre il suo primo tratto dopo otto anni di cantiere. Già a febbraio, come noto, la Regione e il costruttore Sis erano giunti a un accordo per questa pre-apertura anche sui pedaggi: da Breganze all’immissione nella A31 Valdastico un’auto normale pagherà 0,1642 euro a chilometro (circa 93 centesimi per i 5,7 chilometri di percorso), mentre un camper 0,1835 e un camion a sei ruote 0,2255. È solo un assaggio, ma questa diventerà la grande arteria che collega il lungo cuore pulsante della vasta città produttiva veneta che va dalla valle dell’Agno a Schio-Thiene, Bassano, Montebelluna, Treviso nord. Ci vorrà pazienza perché la galleria di Malo è rimasta indietro e non sarà finita per il 2020, ma una volta aperta sarà importante come il Passante di Mestre. E forse anche di più. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Piero Erle

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