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La conferenza stampa

Zaia: «Eseguito il 60,8% dei vaccini. Veneto arancione? Vedremo». Scuola, positivi in classe: nuovo protocollo per i più piccoli

Zaia punto stampa 5 gennaio 2021

Luca Zaia torna in diretta oggi, martedì 5 gennaio, per gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza Covid in Veneto. Ieri il governatore ha annunciato la nuova ordinanza sulla scuola: gli studenti delle scuole superiori del Veneto torneranno in classe il 31 gennaio e non l'11 come nel resto d'Italia. Sul tavolo anche il tema vaccini con gli ultimi dati veneti.

 

LA DIRETTA

 

I DATI

«Tamponi molecolari fatti ad oggi 3milioni e 374mila, test rapidi 1milione e 974mila (5,66% incidenza positivi su tamponi). I positivi di oggi sono 3.151 e l’incidenza positivi su tamponi è del 5,66%, i ricoverati in terapia intensiva sono 391 (-9), mente il totale dei morti è di 175, un numero alto ma sconta la contabilità del fine settimana. Persone vaccinate ad oggi: 23.644 (60,8%). Per venerdì mattina sarà esaurito il magazzino. Abbiamo una macchina in funzione, è oliata e funzionante».

 

SCUOLA, CONFERMATA CHIUSURA FINO AL 31 GENNAIO

«Abbiamo confermato la nostra posizione sulla scuola. Non è una posizione politica, ma le indicazioni scientifiche che ci arrivano ci dicono di andare in questa direzione. Penso che a quasi 200 mila tra ragazzi e insegnanti delle scuole superiori chiediamo un sacrificio, ma è per il bene della collettività. I ragazzi non hanno colpa né sono il capro espiatorio, ma bisogna evitare qualunque aggregazione. Per me è un fallimento, la scuola è il nostro futuro e pensiamo che non dovrebbe essere appesa al wifi, ma la situazione è pesante. Abbiamo preparato tutto per l'apertura delle scuole il 7 gennaio, abbiamo anche organizzato i trasporti, ma c'è un tema di natura sanitaria che non possiamo ignorare». 

 

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«Non stiamo parlando - ha aggiunto Zaia - di una messa in colpa della scuola, ma di evitare la circolazione di 200 mila persone. Il vero tema è l’aula. Lasciare in un ambiente confinato 10-15 persone per cinque ore è veicolo di contagio. Vedo comunque che anche altre regioni stanno provvedendo, ma non è un sfida, tifo perché questa scuola si apra».

 

RT E ZONE, VENETO ARANCIONE?

«Abbiamo capito la prima indicazione che dice che con un Rt sopra 1 si va in arancione e sopra 1,25 in rosso, inoltre c’è anche una valutazione sull’incidenza. Ho sentito il ministro Speranza, abbiamo parlato di classificazioni e di zone, ma non sappiamo nulla. Di fatto il Consiglio dei ministri ha dato mandato a Speranza con decreto di fissare le nuove soglie per le classificazioni delle regioni, vedremo quale ci verrà data. Il decreto di ieri sera non ci è chiaro fino in fondo, ma verrà chiarito».

 

VACCINO IN VENETO 

La dottoressa Russo, capo del dipartimento di prevenzione della Regione Veneto, presenta i dati sulle vaccinazioni: «Riceviamo poco più di 38mila dosi a settimana, questi vengono distribuiti a tutte le aziende Ulss. Il 25 gennaio dovrebbe arrivare l'ultima tranche di questa prima fase, che comprende circa 185 mila dosi. Le Ulss hanno predisposto una stratificazione di rischio, sono stati chiamati tutti quelli più a contatto con soggetti che possono essere contagiosi: ad oggi vaccinati 18.639 operatori sanitari».

«Stiamo iniziando a pensare alla Fase 2, quando cominceremo a vaccinare la popolazione generale. La priorità andrà ai soggetti ultra 80enni (circa 360mila persone), poi dai 79 a 70 anni e dai 69 ai 60 anni. Se arriveranno vaccini per tutte e tre le fasce attiveremo la seconda fase per questi tre scaglioni contemporaneamente»

«Il vaccino è sicuro e presenta un'efficacia molto elevata, pari al 95%. Al momento per 6-12 mesi dovrebbe essere sufficiente fare solo 2 dosi»

 

NUOVO PROTOCOLLO SCUOLA (SCARICA IL DOCUMENTO)

Cambia il protocollo di identificazione e gestione dei casi Covid nelle classi delle scuole. «Il primo protocollo è stato fatto in una situazione epidemiologica diversa dall'attuale nell'ottica di poter restare a scuola il più possibile. Abbiamo però riscontrato che abbiamo avuto quasi il 30 per cento di classi in cui abbiamo avuto un caso secondario da metà novembre a fine dicembre e abbiamo visto che l'elevata presenza di questi casi ha reso poco sostenibile i controlli da parte del sistema di prevenzione. Quindi adesso abbiamo modificato il protocollo per evitare la diffusione di casi secondari. Quindi se si ha un soggetto positivo in classe (alunni o insegnanti) la classe viene chiusa a partire dalla seconda elementare. Il tampone molecolare viene fatto alla fine del 10° giorno. Sapete che prima comunque si chiudeva la classe per la prima elementare e le scuole dell'infanzia. Niente è immobile ma tutto correlato all'andamento epidemiologico»

 

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