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Il punto stampa

Zaia: «Restiamo in zona bianca. Green pass, il governo venga incontro alle aziende. Discoteche al 35%, una presa in giro»

Zaia punto stampa 7 ottobre 2021

Luca Zaia torna in diretta oggi, giovedì 7 ottobre, alle 12.30 per il punto stampa sulla situazione Covid in Veneto

 

LA DIRETTA

 

I DATI

«Siamo arrivati a 14milioni e 399mila tra tamponi e test rapidi fatti dal 21 febbraio 2020. Nelle ultime 24 ore 349 nuovi contagi, incidenza di positivi 0,70% quindi ancora in decrescita. Sono 9.818 le persone positive in quarantena oggi. In terapia intensiva 43 pazienti (-1)».

 

TREND IN CALO

«Se il trend prosegue possiamo dire che stiamo andando verso la remissione del contagio, l'incidenza si sta abbassando. Questo è un dato importante perché sono passate le tre settimane dall'inizio delle scuole. Abbiamo numeri rassicuranti, restiamo in zona bianca».

 

VACCINAZIONI

«Risultati importanti sulla vaccinazione, abbiamo superato l’83% di media regionale sulla popolazione vaccinabile comprese le prenotazioni e con 4-5mila nuove prenotazioni al giorno la campagna continuerà a crescere ancora»

Queste le percentuali per fasce d'età:
12-19 anni: 66%
20-29 anni: 80,7%
30-39 anni: 75,9%
40-49 anni: 77,4%
50-59 anni: 83,8%
60-69 anni: 88,9%
70-79 anni: 92,6%
over 80: 99,7%

 

GREEN PASS

«Vedo che il decreto sul Green pass è ancora in fase di conversione, spero che il Governo venga incontro alle aziende, che hanno difficoltà a reperire collaboratori. Le modalità di controllo devono essere progettate in maniera più "sartoriale" rispetto alle esigenze di
movimento dell’impresa. Davanti a una diagnostica ormai in autosomministrazione, riconoscere la validità ai tamponi salivari potrebbe essere un segnale. L’altro, varrebbe la pena di riesumare il tema delle 72 ore di durata del tampone, che permetterebbe di "decollassare" la pressione. Non sono istanze irrilevanti, e vengono da un territorio comunque ligio alle regole, con l’83% di vaccinati, dove le imprese si sono messe a disposizione, penso che meriti ascolto».

 

DISCOTECHE AL 35%

«L’ipotesi del 35% nella capienza interna delle discoteche è impraticabile davanti a settore che ha dato l’anima. Con queste  percentuali non so quante riapriranno. È un comparto che permette a chi ne ha bisogno di avere un secondo lavoro. Gli operatori del mondo della notte si sono messi a disposizione per fare i test, per fare prevenzione e informazione ai ragazzi, è assurdo che non si approfitti di questa disponibilità. Spero che il Consiglio dei ministri provveda a modificare questo 35% che è quasi una presa in giro»

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