Luca Zaia torna oggi, mercoledì 12 maggio, in diretta, a partire dalle 12.30, per il punto stampa sulla situazione coronavirus in Veneto. Ieri il governatore aveva rassicurato sui dati della nostra regione: «Nessun rischio di passare in arancione». Sul tavolo, oltre all'andamento dei contagi, anche il punto sulla campagna vaccinale e il confronto con il governo sul tema del coprifuoco e sulla richiesta delle Regioni di rivedere i parametri per l'assegnazione dei colori.
LA DIRETTA
I DATI
Su 45.039 tamponi i positivi sono 493, ovvero l'1,09%, una delle incidenze più basse di sempre. Gli attuali positivi sono 17.635. In ospedale ci sono 1.117 ricoverati (-41), dei quali 979 (-31) nei reparti non critici e 138 (-10) in terapia intensiva. Le terapie intensive non Covid sono 279. I morti nelle ultime 24 ore sono 18.
CAMPAGNA VACCINALE
«Ieri 32mila vaccini. Abbiamo finito vaccini, ma con un segreto: quelli che stiamo facendo sono frutto dell’ingegno veneto, estraendo sette dosi da ogni flaconcino. Facciamo tanti vaccini perché calcoliamo su sette dosi per tutti, grazie alle siringhe di precisione».
«Stiamo correndo con i 50-59, contiamo di chiudere la partita presto con un 65% delle adesioni. Per ora la fascia over 80 è quasi totale (97%), con gli over 70 siamo arrivati all'82%, over 60 circa il 61,8%. Non possiamo tenere slot liberi, non aspettiamo nessuno. Faccio un nuovo appello ai 50enni, prenotatevi subito: oggi ci sono 200mila posti liberi. Da lunedì apriamo alla fascia 40-49 anni, gli altri si mettono in coda. Mettiamo in sicurezza estrema questa fascia d’età, poi puntiamo ad allargare la vaccinazione a chiunque voglia»
«Arrivati ai quarantenni pensiamo di aprire a tutti, gli under 40 non ci hanno riempito i reparti, quindi diventa equa l’offerta a tutti. Piuttosto che pensare alla decade 30-39 forse è meglio pensare a categorie specifiche e maggiormente esposte».
Interviene l'assessore Manuela Lanzarin. Queste le forniture previste per il Veneto. «Di Moderna sono arrivate l'8 maggio 29.300 dosi; Pfizer oggi arrivate 171.900 dosi; il 15 maggio prossimo giungeranno 12.900 dosi di Johnson&Johnson, 29.300 di Moderna e 23.600 + 10 mila di AstraZeneca».
RICHIAMI, FA TESTO IL MINISTERO
«La questione dei richiami è una discussione del mondo scientifico, noi ci adeguiamo. Quando ci hanno detto 21 giorni abbiamo
fatto 21 giorni, quando 42 ne abbiamo fatti 42, quando hanno detto over 65 lo stesso. Ci adeguiamo al mondo scientifico. Fa testo quel che dice il ministero tramite il Cts, non sono aggiustamenti che facciamo noi. C’è stata una fase in via emergenziale, adottata solo dal Trentino, poi è comparsa la circolare sui 42 giorni».
CONFRONTO GOVERNO-REGIONI
«Rispetto alla modifica dei parametri ci siamo dati qualche giorno, così che alla volta di lunedì si chiuda». Lo ha riferito Zaia a proposito dell’odierna riunione Governo-Regioni. «La voce che ho portato è dire che siamo in uno scenario nuovo, nel quale abbiamo le vaccinazioni. Anche un eventuale contagiato non rappresenta una "spia" sulla popolazione ma solo a una parte. Quindi abbiamo chiesto sempre più automatismi, e soprattutto la necessità di avere una dotazione di screening di base, per alcuni "luoghi sentinella", per capire se c’è ancora circolazione del virus».
Sul superamento dell’Rt, ha aggiunto Zaia, come regioni «siamo compatti e preoccupati. Se non si fa nulla il rischio è che questi parametri ci facciano "saltare" da un colore all’altro. Basta un focolaio ben gestito e questo fa schizzare l’Rt». Dal ministero, ha quindi precisato, «giustamente c’è disponibilità a ragionare di avere un modello che sia rispondente. Si dice che la percentuale di saturazione delle terapie intensive e dell’area non critica è un’istantanea non è predittiva, e in parte è vero, lo sappiamo. Magari ritocchiamo e utilizziamo anche questi parametri in maniera predittiva. Sono convinto che troveremo una soluzione - ha concluso - è interesse comune trovarla».
Il Giornale di Vicenza è su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti al nostro canale e rimanere aggiornato in tempo reale.
