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La conferenza stampa

Zaia: «Veneto zona arancione? Roba da Whatsapp. Niente festa, usate la mascherina»

Luca Zaia, 5 novembre 2020

Il governatore Luca Zaia in diretta alle 12.30 per il punto sull'emergenza coronavirus. Ieri il premier Conte ha comunicato che il Veneto è in area gialla, ossia quella di "media criticità".

Zaia ha però subito messo in allerta i veneti: «Per evitare un cambio di area, è necessario che ci impegniamo tutti con l'uso ossessivo della mascherina, con il distanziamento evitando ogni possibile forma di assembramento, con l'igienizzazione costante delle mani».

 

LA DIRETTA

 

I DATI 

«I ricoverati in area non critica nelle ultime 24 ore sono cresciuti di 81 unità e sono 1.274. Le persone in terapia intensiva sono 170 (+15). A marzo erano 375. Continuano a crescere sia i ricoveri che le terapie intensive, il virus c'è, questo è poco ma sicuro. Oggi due videoconferenze, una con il Comitato di emergenza veneto, dobbiamo fare squadra»

 

SITUAZIONE SEMPRE CRITICA

«La situazione è critica, non sappiamo l'evoluzione ma basandoci sul modello matematico il picco si dovrebbe avere a metà novembre»

 

AREA GIALLA, MA GIALLO DURA POCO

«Il Veneto in area gialla? Giallo non è verde e dura poco, dopo c'è il rosso. Non stiamo facendo un gioco a premi. Stiamo parlando di un virus e lo scenario può mutare da un momento all'altro. Tra una settimana potremmo parlare di migliaia di ricoveri. Non serve l’entusiasmo oltre misura. Con questi numeri non possiamo cantare vittoria, pancia a terra e facciamo sacrifici tutti perché area rossa vuol dire lockdown e noi non vogliamo il lockdown»

 

I 21 PARAMETRI

«I 21 parametri che vanno a classificare le regioni sono complicati, e se da un lato guardano alla dimensione ospedaliera, che compete a noi, dall’altro sono in capo a noi cittadini, e non li possiamo delegare ad altri, ed è il numero di contagi, che è esponenziale. Vuol dire che se sugli ospedali ci pensiamo noi, dall’altro la comunità deve pensare alla difesa di questo "giallo", osservare ossessivamente l’uso della mascherina, non agevolare gli assembramenti, non crogiolarsi dietro al fatto che l’età dei defunti è alta, oppure che il 98% dei positivi non è sintomatico e se la cura a casa»

 

FOCOLAI DOMESTICI, PORTARE LA MASCHERINA

«Molti focolai nascono da contesti domestici: dobbiamo mettere la mascherina con chi non è convivente. Evitare cene ed evitare assembramenti. Chi non porta la mascherina, e sono una minoranza, ci porta in area rossa. E sia chiaro, se tutti portassero la mascherina e rispettassero le distanze non saremmo qui a parlare di aree rosse o gialle»

 

BASTA NEGARE L'EVIDENZA, IL VIRUS C'È

«Finiamola di negare l'evidenza, il virus c'è. A qualcuno farebbe bene fare un giro in terapia intensiva, magari senza mascherina così prova un po' di brivido»

 

VENETO ZONA ARANCIONE? ROBA DA WHATSAPP

«Questa storia del Veneto in arancione è roba da Whatsapp». Così Zaia ha risposto in merito ad alcune indiscrezioni di stampa che vorrebbe il Veneto già da oggi passato da zona gialla ad arancione. «Ieri - ha aggiunto - mi hanno mandato di tutto, una montagna di putt… Comunque eravamo sicuri dei dati che avevamo, se avessimo avuto una situazione diversa avremmo interloquito in maniera diversa. Non ci sono retroscena, la situazione è così, ieri sera ho ascoltato il Presidente del Consiglio, ho letto un’agenzia che il Veneto è zona gialla. Detto questo niente festa e testa bassa».

 

PER ALCUNE REGIONI DATI 18-25 OTTOBRE

«Mi sembra di aver capito che per la classificazione di alcune regioni abbiano utilizzato i dati della settimana del 18-25 ottobre, e che ci sono state rimostranze, mi pare a ragione. Per il Veneto è stato chiesto il tempo di presa in carico dei pazienti, e abbiamo risolto subito. Abbiamo segnalato giorni fa un aspetto non contemplato: che se il numero di positivi pesa, è altrettanto vero che non me li puoi caricare solo sui tamponi molecolari ma anche su quelli rapidi».

 

VETERINARI? NOI IL TAVOLO LO APRIAMO, PER TAMPONI ANCHE FARMACISTI E ODONTOIATRI

«Noi il tavolo con i veterinari lo apriamo, alcuni hanno sollevato problema, e va bene. Ma siamo in emergenza, e servono misure emergenziali». Lo ha detto Zaia, a proposito delle critiche alla proposta di coinvolgere i veterinari nell’effettuazione dei tamponi. «Coinvolgiamo anche farmacisti e odontoiatri - ha aggiunto Zaia - e cercheremo di capire. Ma queste sono le stesse polemiche sentite a marzo, quando non trovavamo i respiratori. Se questo è il problema, normativamente diamo noi le coperture. Ma non mi sembra questo il problema». 

 

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