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La pediatra

Covid e bambini. «In Veneto oggi 300 ricoverati, 13 in terapia intensiva. Morta una bimba di 3 anni»

Foto Ansa
Foto Ansa
Zaia punto stampa 30 dicembre 2021 (seconda parte)

C'è chi l'ha già ribattezzata "la pandemia dei bambini". Lo dicono i numeri di questa quarta ondata di coronavirus. Numeri che anche in Veneto confermano il trend di una maggiore diffusione del virus tra i più piccoli. Ne ha parlato la professoressa Liviana Da Dalt, direttrice del Dipartimento della Salute della Donna e del Bambino dell'Azienda Ospedaliera di Padova, durante il punto stampa del governatore Zaia di giovedì 30 dicembre.

«All’inizio sembrava che i bambini nella fascia 0-14 anni fossero quasi immuni dal virus ma adesso proprio loro purtroppo sono tra i protagonisti principali di questa nuova ondata. Nelle ultime otto settimane c'è stato un aumento esponenziale dei contagi: in tutta la pandemia in Veneto fino ad oggi ci sono stati 75 mila i bambini contagiati, di cui 25 mila solo negli ultimi due mesi. C'è stata un'esplosione incredibile».

«I sintomi sono minori, così come i ricoveri sono molto contenuti, ma non sono nulli. In Veneto ci stiamo avvicinando ai 300 bambini ricoverati, di cui 13 che hanno bisogno della terapia intensiva. Più di novemila sono i bambini che sono stati ricoverati in Italia, 258 in terapia intensiva, e 35 decessi avvenuti. Purtroppo nell’ultima settimana una bambina è deceduta nella nostra regione, quindi siamo già a 36. Era una bimba con gravi patologie pregresse (si tratta di una bambina di tre anni, già affetta da un tumore).
Il Covid è fra le prime 10 cause di mortalità infantile in questo momento.
In ospedale ci sono bambini molto piccoli o bambini con malattie croniche, ma il 70% dei bambini che arrivano sono bambini sani».

«L'altro problema importantissimo nei bambini sono le complicanze post Covid, la malattia che si verifica a 6-8 settimane, che è la sindrome infiammatoria sistemica (MIS-C), che si manifesta in media in un bambino ogni mille, in Veneto finora ne abbiamo avuti 5mila. È una complicanza rara, ma sempre grave, che richiede ricovero e terapie molto avanzate e per il 30% richiede ricovero in terapia intensiva»

«Certamente noi pediatri abbiamo colto con entusiasmo la vaccinazione 5-11 anni perché c'è la convinzione che in generale le vaccinazioni sono uno dei più grandi successi della moderna medicina. E questo vale anche per la vaccinazione da Sars-Cov 2. La vaccinazione rimane il metodo più sicuro per tenere sotto controllo le infezioni e limitare i rischi. Ci sono tutti gli elementi di efficacia e sicurezza per poter fare i vaccini ai bambini. Le vaccinazioni salvano vite e salvano da complicanze gravi».

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